
[06/12/2011] News
Ecosystems and livelihoods adaptation network (Elan), una partnership che include International union for conservation of nature (Iucn), Care international, International institute for environment and Development e Wwf, ha presentato alla Cop17 Unfccc di Durban il documento "Integrating Community and Ecosystem-based Approaches in Climate Change Adaptation Responses" che parte da un dato ormai tragicamente certo: «Le popolazioni più povere del mondo sono anche le più esposte al cambiamento climatico ed hanno tutto da perdere e poco da guadagnare dai suoi impatti considerevoli».
Carina Bachofen, dell'Iucn e coordinatrice globale di Elan, ha spiegato a Durban che «Il cambiamento climatico è una delle più grandi minacce allo sviluppo sostenibile, perché le intemperie colpiscono sempre di più le popolazioni ed gli ecosistemi più vulnerabili. Questo documento studia le diverse maniere per integrare meglio l'adattamento basato sulle comunità e l'adattamento basato sugli ecosistemi, due approcci che, fino ad oggi, erano sempre stati considerati separatamente ed a volte in maniera antagonista».
Davanti alle numerose somiglianze tra questi due approcci emergenti per affrontare oil problema dell'adattamento al livello della complessità e dell'urgenza delle sfide che impone il global warming, secondo l'Elan «Conviene mettere in atto una collaborazione ed un apprendimento crescente tra gli specialisti dell'adattamento basato sulle comunità e gli esperti dell'adattamento basato sugli ecosistemi». La partnership riunisce specialisti di entrambi i settori che «Lavorano insieme per integrare questi approcci ed introdurre la nozione di adattamento nello sviluppo decentralizzato e nella conservazione ed i processi di pianificazione di gestione dei rischi naturali. La conservazione ed il ripristino delle terre boscate può, per esempio, rivelarsi una protezione reale contro le frane le inondazioni provocate da grandi piogge, garantendo allo stesso tempo alle comunità un accesso regolare ai prodotti forestali vitali come la frutta o il legname da ardere, che sono alla base dei loro mezzi di sussistenza».
Per questo il rapporto sottolinea quanto sia importante «responsabilizzare le comunità locali per offrir loro dei mezzi di sussistenza sostenibili grazie ad una buona gestione delle loro risorse naturali» e quanto questo possa favorire l'adattamento al cambiamento climatico. Secondo il documento dell'Elan, «integrare gli approcci basati sull'adattamento e basandosi sulla promozione dei diritti umani ed il ripristino e la conservazione delle risorse naturali può offrire numerosi benefici supplementari per le popolazioni e gli ecosistemi dai quali dipendono. Un approccio integrato basato sull'adattamento sottolinea la pertinenza degli investimenti nelle infrastrutture naturali. Gli investimenti nelle soluzioni basate sulla natura, quali l'utilizzo di barriere di mangrovie per rafforzare le dighe marittime artificiali, possono per esempio essere un mezzo economico per proteggersi dagli effetti del cambiamento climatico ed accrescere la resilienza delle comunità locali e possono anche venire a complemento delle misure di adattamento per rafforzare la loro sostenibilità a lungo termine».
Pascal Girot, senior climate change advisor di Care International per l'America latina ed i Caraibi, ha sottolineato a Durban che «Nessuna organizzazione è in grado di fare tutto. Per migliorare la teoria e la pratica nel settore dell'adattamento, è vitale migliorare i partenariati trans-settoriali ed accelerare la formazione, al fine di promuovere degli approcci integrati. Questo implica di sostenersi sull'innovazione delle comunità e di condividere in tutto il mondo i successi e le sfide dell'adattamento. Esistono delle reali opportunità per gli specialisti dei settori dello sviluppo e della conservazione perché producano delle conoscenze e le condividano sul modo di "fare" un adattamento differente ed integrante. In questo settore, gli approcci basati sulle comunità e gli approcci basati sugli ecosistemi, un passo vitale per informare i processi di pianificazione che gestiscono la variabilità e il cambiamento climatico».
Elan lancia un appello al summit di Durban perché riconosca «l'importanza di aiutare le comunità ad adattarsi, restaurando e conservando allo stesso tempo le strutture e le funzioni delle risorse naturali del nostro pianeta».