[09/12/2011] News

Clima, i piccoli Stati insulari d'accordo con la Roadmap Ue, «Ma il 2020 è troppo tardi»

Intervenendo alla Cop17 dell'United Nations framework convention on climate Change (Unfccc) che si sta chiudendo a Durban, l'Alliance of small island states (Aosis), 43 Paesi tra i più vulnerabili alle conseguenze del cambiamento climatico, ha dichiarato di essere d'accordo con la roadmap proposta dall'Unione europea ma di «Avere delle divergenze sulla cronologia».

la capo-delegazione dell'Aosis, il ministro laburista della Dominica Dominique Kenneth Darroux, durante una conferenza stampa ha detto: «I Paesi non possono attendere fino al 2020.

Conveniamo con la roadmap che l'Ue ha elaborato, ma non siamo d'accordo di aspettare il 2020 perche sia applicata. Crediamo di avere tutti gli ingredienti per cominciare a lavorare da subito e per avere una forma giuridica dall'anno prossimo e di metterla in vigore prima del 2017. Pensiamo che sia adesso il tempo perché tutti gli impegni e tutti gli obiettivi debbano essere fiondati su un'analisi scientifica solida e la scienza ci dice che non possiamo aspettare fino al 2020. Mi sembra che non ci sia abbastanza sincerità in questi negoziati. Non siamo qui per delle vacanze. Siamo qui perché crediamo nel processo multilaterale e mi sembra che i negoziati stiano girando in tondo».

Tosi Mpanu-Mpanu, presidente del Gruppo Africa, è invece più ottimista: «Ci sono grandi chances che questa Conferenza sia un successo - ha detto ieri sera in una conferenza stampa - E il protocollo di Kyoto non deve morire in Africa. Vogliamo prolungare il Protocollo di Kyoto. Non vogliamo che il Protocollo di Kyoto sia seppellito a Durban, Il processo multilaterale è di grandissima importanza. E' il solo processo che risponde ai nostri bisogni».

Intanto a Nairobi, in Kenya, i principali blocchi commerciali regionali dell'Africa hanno avviato un programma quinquennale congiunto sul cambiamento climatico nel quadro della strategia per rafforzare i loro legami economici.

Common Market for Eastern and Southern Africa (Comesa), East african community (Eac) e Southern african development community (sadc) hanno sottolineato che «questa iniziativa punta ad armonizzare I programmi sul cambiamento climatico adottati dai tre blocchi ed a valutare gli effetti del cambiamento climatico sulla regione attraverso azioni fruttuose di adattamento e mitigazione».
L'obiettivo del programma è quello di aumentare entro il 2016 gli investimenti nei settori economici low carbon, come l'agricoltura e l'industria forestale».

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