
[15/12/2011] News
La Commissione Europea ha presentato oggi a Bruxelles la "tabella di marcia" Ue per l'energia da ora al 2050. L'obiettivo per il vecchio continente è quello di azzerare le emissioni di CO2 entro la metà del secolo, che pare realizzabile, se e sole se, gli utilizzi di energia saranno più efficienti, il prezzo più basso, e non si utilizzerà il carbone.
Inoltre è necessario investire da subito per la realizzazione di infrastrutture che devono essere pronte entro il 2030 perché quelle costruite 30 o 40 anni fa devono essere sostituite. La modernizzazione secondo la "road map" Ue deve passare per infrastrutture molto più flessibili, come le interconnessioni transfrontaliere, le reti "intelligenti" di elettricità, tecnologie moderne e poco basate sul carbone per produzione, trasporto e stoccaggio di energia.
«Solo un nuovo modello energetico ci può dotare di un sistema sicuro, competitivo e duraturo - ha dichiarato il Commissario all'energia Guenther Oettinger - con la "road map 2050" abbiamo a disposizione un quadro europeo che definisce gli orientamenti da prendere per favorire gli investimenti necessari».
Per realizzare l'obiettivo di ridurre di oltre l'80% le emissioni inquinanti entro il 2050, senza problemi per gli approvvigionamenti e la competitività, la "tabella di marcia" Ue prevede una serie di scenari, tutti senza carbone, che gli Stati potranno considerare per le loro scelte energetiche. L'intenzioni sono buone ma la mancanza di obiettivi vincolanti imposta dagli Stati contro lo stesso volere di Commissione e Parlamento rende tutto un po' più difficile.
In questa prima fase l'Ue lascia quindi alla volontà dei paesi il compito di adottare le decisioni necessarie per raggiungere gli obiettivi: se però, nel giro di due o tre anni, i passi avanti non saranno sufficienti, si potranno stabilire regole vincolanti ha spiegato il Commissario Oettinger.
Gli scenari elaborati nella tabella di marcia combinano in modo diverso i quattro grandi principi della "decarbonizzazione": l'efficienza energetica, le fonti rinnovabili, il nucleare (che purtroppo non viene abbandonato) e tecniche di cattura e stoccaggio di carbone.
Tecnicamente ed economicamente, la decarbonizzazione del sistema è fattibile, attraverso una migliore efficienza e l'aumento della quota da fonti rinnovabili e permetterebbe la riduzione delle emissione consentendo anche risparmi rispetto alle attuali politiche.