[19/12/2011] News

Sabbie bituminose Usa, il trucco del Grand oil party

Il Senato statunitense ha approvato il "Payroll Tax Credit Bill" che comprende una disposizione, studiata dal leader repubblicano di minoranza del Senato, McConnell, e dallo speaker repubblicano della maggioranza alla Camera, Boehner, per bypassare l'indagine ambientale del famigerato oleodotto Keystone XL, che dovrebbe portare il petrolio delle sabbie bituminose canadesi fino alle raffinerie del Golfo del Messico tagliando in due gli Usa con un percorso di 1.600 miglia.

Le associazioni ambientaliste sono inferocite con  il partito repubblicano, che da Great old party è stato ribattezzato Grand Oil Party, mantenendo la sigla Gop con la quale è conosciuto. Una coalizione anti- Keystone XL, che comprende Sierra Club, Natural resources defense council, Labor network for sustainability e Public citizen si era appellata ai senatori, ricordando che «Milioni di lavoratori americani in lotta e le loro famiglie dipendono da questi tagli essenziali delle tasse per aiutarli ad passare il nuovo anno e questo stratagemma attuato dai compari delle Big oil è un insulto contro le famiglie dei lavoratori. Se il Congresso non consentirà un tempo adeguato per l'indagine ambientale ed il  public input, il dipartimento di Stato  non dovrebbe avere altra scelta che rifiutare il permesso. Il senato deve respingere questo tentativo di dirottare il Payroll Tax Credit Bill e il presidente deve rifiutare la sporca, pericolosa ed inutile Keystone XL delle sabbie bituminose».  

Il buon senso sulla TransCanada Keystone XL tar sands oil pipeline sembrava aver prevalso il 10 novembre, con l'annuncio da parte di Barack Obama che era necessaria un'approfondita valutazione scientifica per questo oleodotto estremamente impopolare, ma i lobbysti delle Big Oil al Congresso Usa si erano subito messi all'opera. Lugar aveva  annunciato la presentazione di un disegno di legge per chiedere all'amministrazione  Obama di respingere i pareri scientifici e di ignorare l'opposizione dell'opinione pubblica, approvando il progetto in 60 giorni, senza ulteriori esami.

Eppure l'ispettore generale del Dipartimento di Stato sta conducendo un'indagine sui possibili conflitti d'interesse legata alla gestione di questo progetto da parte dello stesso Dipartimento ed era quindi perlomeno inappropriate cercare di aggirare il procedimento di revisione ambientale federale richiesto. Le associazioni ambientaliste spiegano il perché di questa fretta del Grand Oil Party: «Tanto più il popolo americano conosce questo progetto, ed il significativo aumento di emissioni di gas serra e di inquinamento che provoca, più forte diventerà l'opposizione».

Invece il senato Usa ha approvato e il direttore esecutivo del Sierra Club, Michael Brune ha ribadito: «L'utilizzo del pacchetto fiscale sul taglio delle tasse sui salari per far crescere i profitti di Big Oil è un insulto per le famiglie dei lavoratori americani. Ma il vero insulto di questa ingiuria sono l'acqua e l'aria avvelenate, i mezzi di sostentamento distrutti degli agricoltori e allevatori che questa sporca pipeline Keystone XL porterà nel cuore della nazione. Le Big Oil e i loro amici al Congresso sapevano che questo costoso, pericoloso ed inutile oleodotto non supererebbe i national interest test. È per questo che stanno cercando di bypassare la richiesta di una revisione scientifica completa e imparziale e corrono per approvare questo progetto. Il Senato è mancato al suo dovere di rispettare le leggi degli Stati Uniti e di proteggere il popolo americano. Quando questo disegno di legge giungerà alla scrivania del presidente, il presidente Obama deve respingere l'oleodotto Keystone XL una volta per tutte». 

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