
[20/12/2011] News toscana
Le province messe fortemente in discussione (ed in parte già "tagliate" dalla manovra Monti) probabilmente oltre i loro stessi limiti e demeriti, indicate come luogo (semmai non certo l'unico) dove si "annidano" gli sprechi della casta politico-amministrativa, stanno reagendo. O almeno lo stanno facendo quelle che hanno qualcosa di nuovo da proporre, magari in forma aggregata, per la governance del territorio. E' il caso delle province di Firenze, Prato e Pistoia che amministrano il territorio della Toscana centrale dove vivono oltre un milione e mezzo di cittadini, che abitano in 73 comuni, dislocati su una superficie di quasi cinquemila chilometri quadrati, che vanta i maggiori indicatori economici dell'intera regione.
Questa area, per la prima volta oggi a Prato, è stata rappresentata congiuntamente in un'unica seduta di Giunta dagli organi esecutivi delle tre province. «L'importanza di questa riunione non sfugge a nessuno- ha sottolineato Lamberto Gestri, presidente della provincia di Prato- Le tre giunte provinciali hanno deciso oggi di preparare una proposta unica nei confronti della regione per la gestione di questa importante fetta del territorio regionale. Tra l'altro non è un cammino che parte da zero, ma fa leva su una fase già avanzata di condivisione di alcune scelte da parte delle tre province. Oggi- ha continuato Gestri- abbiamo deciso di fare un ulteriore passo in avanti lavorando fino alla scadenza naturale del mandato su una ipotesi concreta di gestione dell'area vasta che possa rappresentare anche una proposta di riforma vera, concreta e ampia di quelle che sono le funzioni delle province, nell'ambito di una revisione delle funzioni delle autonomie locali». Le province rivolgendosi alla Regione si soffermano sulle funzioni che devono essere declinate sul territorio attraverso il paradigma della sostenibilità che porta efficienza e riduzione dei costi.
«Credo sia importante che le tre realtà provinciali di Firenze, Prato e Pistoia si ritrovino attorno ad una posizione comune per rilanciare in un ottica metropolitana un vero progetto di riforma che offra la possibilità un dimensionamento di funzioni e di servizi capace di portare maggiore efficienza e riduzione dei costi- ha aggiunto Federica Fratoni, presidente della provincia di Pistoia. Un progetto che oltre a garantire la rappresentanza politica dei cittadini, salvaguardi un patrimonio di competenze, di conoscenze finora costruito e sviluppato dalle amministrazioni provinciali nella loro attività di coordinamento e di presidio del territorio». Il tema non è nuovo e gli ultimi provvedimenti governativi hanno il merito semmai di aver accelerato i processi.
«La nostra proposta non fa altro che sviluppare le indicazioni che già erano contenuto nel Patto per lo Sviluppo sottoscritto nel 2010 da tutti gli enti locali e da tutte le rappresentanze del mondo sociale ed economico del territorio fiorentino- ha ricordato Andrea Barducci, presidente della provincia di Firenze (Nella foto) - Quel documento conteneva già allora un forte stimolo, affinché le province di Firenze, Prato e Pistoia lavorassero di concerto per un nuovo progetto metropolitano, in grado di sviluppare e armonizzare i processi decisionali e strategici della Toscana centrale».