
[22/12/2011] News toscana
L'assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao (Nella foto), è soddisfatto per la fotografia della Toscana che emerge dal nuovo rapporto "Pendolaria 2011" di Legambiente, che studia su scala nazionale lo stato di salute di una rete che nella nostra regione si estende per 1.561 km, con 232.000 viaggiatori quotidiani e 53.300 abbonati.
«Ci fa piacere che un rapporto attento e indipendente come quello di Legambiente ci collochi in una posizione di primissimo piano a livello nazionale- ha dichiarato l'assessore-. Al termine di un anno difficile come quello che sta per concludersi, caratterizzato dalla mannaia di risorse imposta dal governo Berlusconi, in Toscana siamo riusciti a attuare politiche di ottimizzazione dei servizi per incidere nel modo più limitato possibile sulla qualità del servizio, e di contenimento delle tariffe (non vi sono stati aumenti) per salvaguardare al massimo i pendolari».
La tabella comparativa dei tagli al servizio e degli aumenti tariffari fatti dalle varie Regioni mostra come la Toscana sia la regione ad aver contenuto maggiormente i tagli al servizio, senza aumenti tariffari (l'aumento tiene conto solo dell'aggiornamento secondo l'indice Istat). Mentre la Toscana è intervenuta sui servizi con una riduzione del 3,3%, il Veneto ha tagliato quasi un treno su cinque, la Campania un treno su dieci. Tra le regioni con quantità di servizi analoghi, ha tagliato meno soltanto l'Emilia Romagna (3%), che però ha anche deciso un aumento del 10% delle tariffe. Nel rapporto è evidenziato come la Toscana sia la Regione più costante nella politica di sviluppo del trasporto su ferro (dal 2001 a oggi ogni anno sono stati stanziati tra i 5 ed i 15 milioni di euro) e anche quella dove si sperimentano servizi innovativi.
«Pendolaria ci dà atto anche di come abbiamo con costanza perseguito politiche di innovazione: siamo l'unica regione che ha attivato, con il Regiostar, un servizio regionale pensato per i pendolari, che abbatte i tempi di percorrenza tra le città capoluogo». Giusto mettere in risalto la parte del bicchiere mezzo pieno, ma quelle di Legambiente sono valutazioni comparative e comunque ci pare che l'associazione ambientalista abbia evidenziato criticità anche in Toscana, in particolare per le linee costiere e per il territorio della Maremma.