[29/12/2011] News

L'ultima di Chavez: «Gli Usa provocano il cancro ai leader sudamericani»

Durante uno dei suoi vulcanici interventi alla Venezolana de Televisión Il presidente venezuelano Hugo Chavez  ha detto che il recente aumento di casi di cancro fra i leader sudamericani potrebbe non essere una  coincidenza e che «E' possibile che gli Stati Uniti abbiano sviluppato una tecnologia per far sviluppare i tumori». Secondo Chavez ci sono troppi presidenti latinoamericani di "sinistra" ammalati di cancro: «E' molto strano che sia successo a Fernando Lugo (Paraguay), a Dilma Roussef (Brasile) quando era candidata e il predecessore Lula, poi io mentre sto per entrare in un anno elettorale, e ora Cristina (Argentina). E' un po' difficile da spiegare, anche secondo il calcolo delle probabilità».

Chavez non ha accusato direttamente gli Usa ma ha detto: «Sarebbe strano se avessero sviluppato una tecnologia per indurre il cancro e nessuno lo sapesse?».

Intanto la presidente argentina (nella foto con Chavez) che sarà operata il 4 gennaio per un carcinoma ala tiroide, sta ricevendo messaggi di solidarietà da tutto il mondo e, ringraziando gli altri leader sudamericani,  ha detto: «Vi immaginate chi è stato il primo a chiamarmi? No? Hugo Chavez Frías. Che mi ha detto: "Benvenuta nella compagnia di quelli che sconfiggeranno il cancro. Ti voglio conferire la presidenza ionoraria a nome di tutti"».

Ma Chavez non pensa solo al cancro, ha altri amici in giro per il mondo da difendere, a cominciare da Vladimir Putin. Sempre durante il suo intervento alla Venezolana de Televisión, ha detto che «L'impero  yankee sta cercando di destabilizzare la Russia applicando lo stesso schema di intervento attuato in Egitto, Libia, Siria ed America Latina. Ecco fino a dove arriva la pazzia dell'impero! Dopo il recente trionfo avuto dal partito de Vladimir Putin, Russia Unita, nelle passate elezioni legislative, si sono levate voci di frodi per delegittimare i risultati che hanno dato un'ampia maggioranza a quel movimento, che si è imposto in tutte le elezioni da quando è iniziato il risorgimento della patria russa. Senza che si fossero diffusi i risultati finali e senza prove in mano, si sono cominciate ad alzare voci dall'Europa e dagli Stati Uniti che sono servite da cornice alle manifestazioni di strada che si sono cominciate a registrare a Mosca, come parte del piano imperiale. Insieme all'evidente assalto imperialista, si sta orchestrando un'oscura campagna mediatica internazionale contro Vladimir Putin, che è il candidato alle prossime elezioni presidenziali. Gli Stati Uniti stanno tentando di minare la sua leadership, di dividere la Russia e destabilizzare il governo, nell'ambito del progetto imperiale per ottenere l'egemonia mondiale».

Ma le intemerate di Chavez hanno un obiettivo immediato: mettere in guardia il popolo venezuelano ed invitarlo a non seguire l'esempio du russi ed arabi. Durante un intervento davanti ai militari della Fuerza armada nacional bolivariana (Fanb) ha denunciato «Lo sviluppo di un piano simile sul territorio venezuelano, sostenuto dall'impero yankee, dalla borghesia criolla e da una buona parte dei partiti politici di opposizione». Per questo ha chiamato «La Fanb ed il popolo a stare all'erta. In prossimità delle elezioni presidenziali in Venezuela, l'impero, attraverso i suoi lacchè, infila i suoi artigli, però il popolo ed il governo, uniti, non permetteranno che riescano a destabilizzare il Paese».

OPer contrastare l'imperialismo yankee la Fanb disporrà, come ha detto lo stesso Chavez, di armi vendutegli proprio dall'amico Putin: «Attualmente il Venezuela conta su un maggior potere di combattimento di quanto contava durante tutto il XX secolo. Solo con quel che quello che è arrivato, che non è nemmeno un terzo della prima fornitura dei nuovi sistemi di armamento russi che riceveremo, abbiamo più del doppio del potere di combattimento. Le forniture continueranno il prossimo anno». Poi Chevez ha chiamato i militari «A rafforzare il morale e la mistica. Questi sono fattori del potere di combattimento che stanno a al di sopra di qualsiasi altra considerazione. Per  rafforzare il morale del soldato il governo bolivariano fornisce gli elementi che influiscono sul suo benessere, come il cibo, la retribuzione salariale, i benefici lavorativi e la sicurezza sociale, perché questa è la dignità dell'essere umano. Ma anche il fattore equipaggiamento è importante per conservare un'elevata mistica. Ringrazio il la cooperazione del governo russo in materia di q equipaggiamento per la difesa nazionale».

L'ex militare golpista mancato Hugo Chavez, trasformatosi in rivoluzionario socialista-bolivariano, e l'ex spia comunista del Kgb, Vladimir Putin, trasformatosi in autoritario presidente "democratico" a vita della Russia post-sovietica sembrano aver trovato nella comune concezione di uno Stato-mercato energetico e nella passione per le armi una reciproca simpatia e convenienza, con il comune collante di un antimperialismo che si può perdonare all'infiammata propaganda populista del vulcanico Chavez ma non certo all'oligarca degli oligarchi della Russia che ha costruito sulle ceneri del comunismo un impero petrolifero e gasiero e che vende armi e nucleare al mondo globalizzato.

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