
[29/12/2011] News
Dal testo del decreto Mille proroghe, l'articolo che stabiliva proprio i corretti parametri di biodegradabilità nell'ambiente e compostabilità degli shopper, secondo la norma europea EN13432, così come annunciato il 23 dicembre dai ministri dello sviluppo economico e dell'ambiente, che prevedeva nuove disposizioni per quanto riguarda i sacchetti biodegradabili, chiarendo il campo di applicazione della precedente normativa e introducendo sanzioni rigorose a tutela dell'ambiente.
Il vicepresidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, è preoccupato: «E' grave e anche dannoso aver cancellato quell'articolo, non solo per l'ambiente ma anche per l'immagine stessa dell'Italia. La messa al bando dei sacchetti di plastica è un primato che ci ha fatto riconoscere come uno dei Paesi più all'avanguardia, pioniere di un modello guardato con ammirazione in tutto il mondo e che così rischia di essere seriamente compromesso. Quella norma è fondamentale per fare chiarezza nel mercato della piccola e media distribuzione, che è già stato invaso da sacchetti di plastica con additivi chimici che non possiedono le corrette caratteristiche di biodegradabilità e soprattutto è utile a evitare scappatoie da parte di alcuni produttori che evidentemente si sono già attivati. Per questo se fosse confermata la sua cancellazione in modo così subdolo, addirittura dopo l'annuncio del governo, sarebbe un chiaro tentativo di salvaguardare i profitti di alcune lobby a scapito dell'interesse generale, dei cittadini, dell'ambiente e dell'economia italiana. Ci auguriamo quindi che il Governo e il Parlamento rimedino al più presto a questo evidente tentativo di sabotaggio di un ottima norma che privata di determinati parametri rischia di perdere la sua efficacia».
Sulla questione intervengono anche i senatori 'ecodem' Francesco Ferrante e Roberto Della Seta: «Sarebbe stupefacente, ma anche desolante, se nel decreto Mille proroghe fosse sparita la norma che stabiliva i corretti parametri di dissolvenza nell'ambiente degli shopper , una norma annunciata ufficialmente dal Governo il 23 dicembre, e che non c'è più nel testo del "mille proroghe" pubblicato dal Sole 24 Ore oggi. Evidentemente la longa manus delle lobby della vecchia industria inquinante sta tentando il tutto per tutto. Non possiamo che augurarci che il Governo rimedi in breve tempo a questo grave infortunio. Ministri di peso come Clini e Passeraavevano annunciato il provvedimento, indicandolo giustamente come una misura molto importante per accelerare il percorso già in atto per orientare i consumatori verso prodotti ambientalmente sostenibili, e dare impulso allo sviluppo della green economy, settore trainante della crescita. Evidentemente l'azione di lobby e una qualche complicità all'interno della stessa compagine governativa hanno giocato un tiro mancino alla tutela dell'ambiente, all'industria più innovativa e sostenibile. E'necessario un intervento urgente che ripristini la norma nel testo che verrà firmato dal Presidente Napolitano nelle prossime ore, altrimenti sarebbe questo un episodio ancora più grave delle mancate liberalizzazioni del primo provvedimento Monti, che dimostrerebbe un'incapacità del Governo di resistere alle pressioni di chi vuole che nulla cambi. E dall'altra parte l'ennesima conferma che deve essere posto un freno alla pessima , dal punto di vista istituzionale, abitudine , invalsa ormai da qualche tempo, per cui passano giorni dall'annuncio delle scelte del Consiglio dei ministri all'effettiva pubblicazione del provvedimento. Giorni usati dalle lobby per spingere "manine" ad operare tagli e modifiche incontrollate».