
[02/01/2012] News toscana
La buona "performance" fornita da Siena nella classifica sulla "Qualità della vita" nelle province italiane, elaborata dall'Università La Sapienza di Roma su incarico di Italia Oggi, è dovuta in parte al "sistema salute", macroindicatore dove si classifica al secondo posto, con al primo tra l'altro Pisa.
In sostanza anche questo studio conferma come il sistema sanitario toscano sia ai massimi livelli sullo scenario nazionale. Per le altre dimensioni d'analisi da sottolineare la prestazione di Firenze, prima classificata nel "Tempo libero" con altre 4 città toscane tra le prime dieci (Siena sesta, Pisa ottava, Livorno nona, Lucca decima), e di Livorno ventitreesima nel "Tenore di vita". Meno bene le città toscane per la dimensione "Affari e lavoro" (Firenze prima classificate si è posizionata al trentesimo posto), per la "criminalità" e "disagio sociale", classifiche che meriterebbero approfondimenti metodologici.
L'analisi sul macroindicatore "ambiente" evidenzia una situazione più confortante per le province toscane. Infatti Pisa si classifica dodicesima (nel primo gruppo con livello buono), Siena quindicesima, Lucca diciassettesima, Livorno ventiquattresima, Prato ventisettesima, Arezzo quarantasettesima, Firenze cinquantaduesima, tutte nel secondo gruppo con livello accettabile di qualità della vita. Livello scarso invece per Grosseto (57° posto), Massa Carrara (59°) e Pistoia (62°). Rispetto all'anno precedente migliorano però solo Pisa (di 5 posizioni) e Lucca (di 10).
Aria, acque, rifiuti, trasporti, mobilità, spazio e verde urbano, energia, politiche ambientali pubbliche e private sono alcuni dei temi d'indagine, in parte gli stessi presi in considerazione da Ecosistema Urbano di Legambiente da cui questa inchiesta trae le basi informative più rilevanti per il sistema d'analisi "ambiente".
Quindi ribadiamo che quelli presi in esame sono dati in gran parte dei casi frutto di autodichiarazione da parte degli enti interessati. In ogni caso generalmente è buono il risultato per il verde urbano, per le aree a traffico limitato, per le aree pedonali e per il consumo di acqua. Meno bene per il trasporto pubblico locale (a parte Siena), per i rifiuti solidi urbani, per le perdite di acqua e per il consumo di energia.