
[09/01/2012] News
Le fonti fossili viste come principali responsabili dei grandi problemi climatici del pianeta e della pessima qualità dell'aria che respiriamo nelle città, i costi elevati, e la sensazione che questa tipologia di approvvigionamento energetico stia lentamente giungendo al capolinea, fanno sempre di più pendere l'ago della bilancia delle scelte energetiche dei cittadini italiani in favore delle rinnovabili.
Cresce la fiducia nell'eolico, nell'idroelettrico, nella geotermia e nelle biomasse, ma per la maggior parte dei cittadini è il solare l'energia del futuro. Questo almeno secondo i dati del rapporto "Gli italiani e il solare" condotto da Ipr marketing, in collaborazione con la Fondazione Univerde guidata dall'ex ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. Dal 2009 ad oggi, è cresciuta sistematicamente la propensione degli italiani all'utilizzo del solare: infatti dal 54%, rilevato nel novembre 2009, sono oggi l'80% i cittadini che dichiarano di aver preso in considerazione l'idea di passare al solare.
Le caratteristiche principali, che praticamente all'unanimità, fanno apprezzare l'energia proveniente dal sole, sono sicurezza e compatibilità con l'ambiente, mentre è spiegato nel rapporto, da settembre 2009 ad oggi ''si assesta intorno al 35% la quota che valuta il solare più costoso rispetto alle fonti energetiche tradizionali''. Secondo lo studio, presentato di recente dalla Fondazione Univerde, i più informati sono coloro che risiedono al nord Italia, i giovani (54%) e gli over 54 (49%) che nella scelta di un pannello solare guardano innanzi tutto alla presenza di una certificazione di qualità (69%) e poi al prezzo (19%). Infine, osserva il rapporto, con la fine degli incentivi sarebbero scoraggiati all'acquisto dei pannelli soprattutto gli adulti e i residenti al sud (40%).
Nel rapporto sono elaborate le risposte di un campione di cittadini italiani che manifesta un'attenzione crescente verso le fonti rinnovabili ed il solare in particolare, del resto dato che trova riscontri reali nella crescita del settore. Come conferme trova il dato sull'incertezza dei sostegni alle fonti rinnovabili che ha impedito a questo settore della green economy di sviluppare performance addirittura superiori. E poi la burocrazia, sulla quale è intervenuto anche il ministro dell'Ambiente Corrado Clini che ha parlato di "snellimento" dell'iter autorizzativo per il settore degli impianti di energia rinnovabile. «Abbiamo due impegni: finire di giocare al gioco dell'oca per le autorizzazioni relative agli impianti, a cui stiamo lavorando e dare garanzie al settore. Anche perché il sostegno alle rinnovabili non è il peso più importante in bolletta».