
[11/01/2012] News toscana
Torna a fermarsi l'impianto di Scarlino che bruciava il Cdr, combustibile da rifiuto. Scarlino Energia infatti ha preso atto dell'ordinanza della sezione quinta del Consiglio di Stato che ha respinto la richiesta di sospensiva della sentenza del Tar fissando l'udienza di merito per il prossimo 4 maggio. In adempimento del dispositivo, l'azienda ha quindi deciso di interrompere dall'immediato tutti i conferimenti all'impianto e di sospendere tutte le attività industriali a partire prossimi giorni. Contemporaneamente, è stato dato inizio alle procedure di messa in sicurezza dell'impianto.
Sempre dai prossimi giorni verrà sospesa anche l'attività del depuratore comprensoriale che tratta le acque provenienti dal sistema delle barriere idrauliche delle bonifiche della falda. L'azienda ha informato le altre imprese del Casone (Solmine, Syndial) della situazione che si è venuta a creare e delle scelte compiute nel rispetto dell'ordinanza.
Nel pomeriggio di oggi, i vertici aziendali di Scarlino Energia hanno incontrato le Rsu informandole delle conseguenze dell'ordinanza e della sospensione di tutte le attività industriali anticipando che nei prossimi giorni sarà avviata la procedura di Cassa integrazione.
Scarlino Energia ha infine ricordato di aver sempre ottemperato a tutte le istanze autorizzative concesse dalla Provincia di Grosseto, come confermato anche da tutti i controlli eseguiti dalle autorità competenti.