[19/01/2012] News

Ricci e cambiamento climatico: censimento volontario in Gran Bretagna

Cinque anni fa il riccio (Erinaceus europaeus) è stato "eletto" animale preferito in Inghilterra e Galles, e in tutta la Gran Bretagna ci sono una miriade di iniziative per proteggerli e studiarne il numero e capire i perchè della loro contrazione. Ora la British hedgehog preservation society (Bhps) e il People's trust for endangered species (Ptes) hanno chiesto ai cittadini della Gran Bretagna di partecipare ad un nuovo censimento volontario della fauna selvatica per capire se il cambiamento climatico ha un impatto sul letargo dei ricci e quanto questi incida sulla sopravvivenza di questi insettivori.

Nel 2011 Ptes e Bhps hanno pubblicato il rapporto "The State of Britain's Hedgehogs" (Lo stato dei ricci della Gan Bretagna), uno studio indipendente che ha confermato i dati di 8 precedenti ricerche britanniche che dicono che la consistenza numerica delle popolazioni di ricci selvatici è calata di almeno il 25% negli ultimi 10 anni. Il declino di questa specie è attribuita ad un insieme di fattori ambientali, in partiocolare il cambiamento dell'utilizzo dei suoli, ma gli ambientalisti e i ricercatori temono che le maggiori fluttuazioni meteorologiche e gli eventi climatici estremi degli ultimi anni, insieme agli effetti del cambiamento climatico globale, possano costituire un altro problema che contribuisce al declino dei ricci britannici e probabilmente anche di quelli continentali.

In Gran Bretagna esiste già un altro censimento volontario, il Nature's Calendar, che vede la partecipazione di migliaia di cittadini, per studiare come il cambiamento climatico stia influenzando le altre specie.

Già negli anni '70, il massimo esperto di ricci britannico, Pat Morris, un ex ricercatore della Royal Holloway, University of London oggi in pensione, aveva individuato un legame diretto tra l'ibernazione e il clima: condusse un censimento simile cercando di mappare le popolazioni riccio in tutto il Paese:

«Abbiamo preso le osservazioni di ricci che la gente aveva inviato per la mappatura e poi abbiamo guardato le date sui records, il punto durante l'anno da quando le persone avevano fatto il 50% delle loro osservazioni, ed abbiamo potuto paragonare i dati tra il nord e il sud - ha spiegato l'anziano ricercatore alla Bbc - Quel che abbiamo scoperto era che i ricci sono stati osservati circa tre settimane più tardi in Scozia di quanto lo fossero stati nella parte meridionale (dell'Inghilterra) o, mettendola in un altro modo, nel sud stavano emergendo dallo stato di ibernazione tre settimane prima».

Dai circa 30 milioni di ricci che si pensa vivessero in Gran Bretagna negli anni '50, la loro popolazione si era ridotta a soli 1,5 milioni nel 1995 e dopo ha continuato sucuramente a calare ancora. Urbanizzazione e agricoltura industriale sono probabilmente le cause primarie di questa strage, ma ora il cambiamento climatico potrebbe dare un altro colpo terribile a questi simpatici ed utilissimi animali.

Dagli anni della ricerca di Morris la superficie del pianeta si è riscaldata e la Gran Bretagna non fa certo eccezione, anzi ha avuto un aumento medio delle temperature di almeno 0.5 gradi centigradi. Un cambiamento che sta visibilmente influenzando piante, insetti e uccelli, con alcune specie che hanno cominciato a fiorire o ad allevare i loro piccoli sempre più presto o che stanno occupando aree che prima erano troppo fredde per loro. Il nuovo studio farà capire se i ricci stanno seguendo il loro esempio.

Non necessariamente il riscaldamento del clima potrebbe essere una cattiva notizia per i ricci britannici, ma Morris ha spiegato che «Le alte temperature durante l'ibernazione potrebbero essere un problema, così come lo sono i periodi molto freddi. Idealmente si dovrebbero ibernare appena sotto lo zero». Un periodo molto lungo con temperature basse richiede un consumo elevato delle riserve di grasso dei ricci,ma anche abituarsi più rapidamente ad un aumento delle temperature di a 8 -10 gradi è un bello stress, «Semplicemente perché le reazioni chimiche, che sono fondamentali per il metabolismo, procedono più velocemente a temperature più elevate», sottolinea il ricercatore..

Tutti i cittadini del Regno Unito sono quindi invitati da Bhps e Ptes a registrare e segnalare gli avvistamenti di ricci che escono dal letargo in primavera dopo l'ibernazione invernale, si può partecipare al censimento registrandosi entro il primo febbraio nei si ti delle due associazioni animaliste che assicurano: «I risultati del censimento, il primo del suo genere, saranno utilizzati per aiutare gli scienziati a comprendere maggiormente il ciclo di vita del riccio, compresa l'ibernazione», l'indagine volontaria si concluderà ad agosto.

Una volta analizzati, i dati saranno confrontati con quelli degli anni'70 e, se ci saranno abbastanza partecipanti, il censimento sarà ripetuto anche nei prossimi anni per fare una media della presenza dei ricci e sulla loro diffusione in Gran Bretagna.

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