[25/01/2012] News toscana

Vicenda arsenico nelle acque: dopo la sentenza del Tar del Lazio il Codacons da il via ad un nuovo ricorso

Come molti ormai sapranno il Tribunale amministrativo del Lazio (Tar) con la sentenza numero 664 del 2012, ha condannato i Ministeri della Salute e dell'Ambiente a risarcire gli utenti dell'acqua di varie regioni (Lazio, Toscana, Trentino Alto Adige, Lombardia, Umbria) per un totale di 200.000 euro (circa 100 euro a cittadino).

Il riferimento è alla nota vicenda dell'acqua contenente arsenico sopra i limiti di legge, che è stata distribuita in molti comuni (circa 130 di cui oltre 90 nel solo Lazio) delle suddette regioni, il che ha dato via a ricorsi di associazioni di consumatori e cittadini. Il «fatto illecito costituito dall'esposizione degli utenti del servizio idrico ad un fattore di rischio (l'arsenico disciolto in acqua oltre i limiti consentiti in deroga dall'Unione Europea), almeno in parte riconducibile, per entità e tempi di esposizione, alla violazione delle regole di buona amministrazione, determina un danno non patrimoniale complessivamente risarcibile, a titolo di danno biologico, morale ed esistenziale, per l'aumento di probabilità di contrarre gravi infermità in futuro e per lo stress psico-fisico e l'alterazione delle abitudini di vita personali e familiari conseguenti alla ritardata ed incompleta informazione del rischio sanitario» recita la sentenza.

In sintesi il Tar ribadendo la pericolosità per la salute umana dell'arsenico presente nell'acqua anche se in quantità limitate, ha affermato che l'acqua fornita ai cittadini deve essere salubre e per questi individua responsabilità ai massimi livelli. A fronte di questo quadro il Codacons promuove ora una nuova azione giudiziaria collettiva (gratuita per gli iscritti) chiedendo il risarcimento di 1500 euro, calcolato in via equitativa per ciascun aderente e la riduzione della tariffa idrica applicata dalle relative Aato (Autorità di ambito territoriali ottimale) nei territori dove si è manifestato il problema. Infatti considerando che la tariffa è legata anche alla qualità della risorsa idrica distribuita, viene data indicazione di agire contro le Aato (che sono state inadempienti in tal senso. 

In Toscana quindi potranno seguire questo iter, se interessati, i cittadini di: Monterotondo Marittimo, Montieri, Campiglia Marittima; Campo nell'Elba; Capoliveri; Marciana; Marciana Marina; Piombino; Porto Azzurro Portoferraio; Rio Marina; Rio nell'Elba; Suvereto; Pomarance; Castelnuovo in Val di Cecina; Radicondoli. E' necessario però procedere entro il prossimo 29 febbraio informano dal Codacons. Per maggiori informazioni consultare il sito www.codacons.it

(nella foto l'impianto Asa di Suvereto per l'abbattimento dell'arsenico)

 

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