
[30/01/2012] News toscana
La Regione Toscana lo scorso 27 dicembre si è pronunciata favorevolmente ai sensi dell'art. 23 del D.Lgs. 152/2006, in merito alla compatibilità ambientale sul progetto per la "Realizzazione dell'impianto eolico Foce di Cornia", nel comune di Piombino (LI), proposto da Fera s.r.l., in via subordinata al rispetto delle prescrizioni e raccomandazioni che sono state avanzate dopo l'iter di consultazioni.
Il progetto sottoposto a VIA prevede la realizzazione di un impianto eolico costituito da sei aerogeneratori da 3 MW per una potenza nominale totale di 18 MW ed una producibilità attesa di circa 38.700 MW/anno, pari a 2.150 ore equivalenti.
L'impianto sarà ubicato nel territorio comunale di Piombino, in una zona di bonifica individuata come Sin (Sito di interessa nazionale). Gli areogeneratori sono allineati parallelamente alla linea di costa ed equidistanti tra di loro, ad una distanza di circa 400 m dal mare, un'altezza totale di 180 m per uno sviluppo lineare totale dell'impianto di circa 1,6 km. Inoltre il progetto prevede la realizzazione di un cavidotto interrato in MT a 20-30 kV per una lunghezza di circa 7,5 km, per il trasporto della corrente prodotta, fino alla cabina elettrica di trasformazione MT/AT situata in località Montegemoli, dove poi la corrente sarà inserita sulla linea AT della Rete di trasmissione nazionale (RTN) "Cafaggio - Piombino Cotone" a 132 kV.
Con gli opportuni correttivi che saranno apportati al progetto che deve rispondere ai 13 punti di prescrizione che sono stati avanzati dalla Regione all'aziende promotrice, questa tipologia di impianto realizzato su un'area industriale rimane tra i più sostenibili. Nonostante qualche voce contraria che si leva dal territorio anche le principali associazioni ambientaliste (Legambiente e Wwf) danno una valutazione complessivamente positiva del progetto.
Il Wwf però fa notare che la principale indicazione che aveva fornito in merito alle modalità di monitoraggio sull'impatto dell'opera sulle rotte migratorie, non è stata accolta «e questo è un peccato- ha commentato il presidente regionale Wwf Marcello Demi- anche perché le nostre proposte erano più efficaci ed avevano costi minori rispetto alle metodologie che verranno attuate».
Ricordiamo che il Wwf gestisce nelle vicinanze la Riserva Naturale-Oasi "Palude Orti-Bottagone" e proprio per questo il territorio è attraversato da un importante corridoio di migrazione di numerose specie di uccelli, anche di elevato interesse conservazionistico.
Ribadiamo che nessun impianto è ad impatto zero ma se vogliamo ridurre la dipendenza dalle fonti fossili, oltre alla riduzione dei consumi energetici, e all'incremento dell'efficienza è necessario scommettere sulle fonti rinnovabili che con le precauzioni necessarie devono trovare maggior diffusione sul territorio.