[15/02/2012] News

Costa Concordia: procedono le operazioni di defueling, le analisi non rilevano inquinamenti gravi

Sono tornati rassicurati i componenti della commissione regionale Territorio e ambiente che stamani hanno effettuato un sopralluogo all'Isola del Giglio per verificare lo stato dei lavori. In particolare ora si sta operando per recuperare il carburante: alle 10 di stamani erano 600 i metri cubi di carburante pompati dai serbatoi della nave.

«Abbiamo acquisito informazioni rassicuranti sulle operazioni di defueling, sul rischio inquinamento, sul recupero rifiuti, sulla stabilità della nave e sul piano di rimozione del relitto- ha dichiarato il presidente della commissione regionale Territorio e ambiente Vincenzo Ceccarelli (Pd), dalla sala operativa da dove la Neri Smit guida le operazioni di defueling della nave- Ora l'obbiettivo principale è quello di rimuovere la nave. È importante che la Costa nel valutare la scelta del piano di rimozione abbia deciso di tenere presente sia il minor impatto ambientale che il minor impatto sulle dinamiche socioeconomiche dell'isola».

Per la commissione la soluzione migliore è quella che prevede il rigalleggiamento della nave «la più rispettosa anche nei confronti dei dispersi». Poi la Commissione regionale ha espresso la disponibilità a dare sostegno alle operazioni affinché si possa fare bene e fare presto, «per garantire il pieno svolgimento della stagione turistica ad un'isola che vive di turismo e la cui economia è legata al mare» ha sottolineato il vicepresidente Andrea Agresti (Pdl), che poi ha espresso l'intenzione di proporre all'intero Consiglio regionale l'assegnazione del Gonfalone d'argento alla popolazione gigliese.

Per quanto riguarda i controlli ambientali, Marcello Mossa Verre dell'Arpat, ha descritto alla commissione il piano di monitoraggio che si articola in prelievi di acqua sul campo e test di tossicità per controllare la presenza di idrocarburi, solventi, tensioattivi e il piano di indagine per verificare se l'impatto provocherà danni a lungo termine con l'analisi dei sedimenti, delle alghe e del pescato.

«Finora non ci sono stati allarmi particolari» ha rassicurato Mossa Verre. La conferma viene anche dai dati dei campionamenti del 13 febbraio, che sono stati resi disponibili oggi (ad eccezione delle analisi batteriologiche che hanno tempi di esecuzione più lunghi).

«Idrocarburi e solventi sono inferiori alle soglie di rilevabilità analitica e altri parametri non sono rilevati o rilevati a valori paragonabili al bianco. I test di tossicità sono tutti negativi. Al momento quindi non si riscontrano fenomeni significativi di inquinamento dell'acqua del mare» hanno precisato da Arpat. Sul fronte delle indagini non è escluso che anche qualcuno della compagnia Costa Concordia che si trovava a terra, nella sala di comando, possa essere inserito nell'elenco degli indagati.

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