
[22/02/2012] News
Solidarietà al magistrato Caselli
Ieri i "No Tav" più radicali hanno nuovamente impedito al magistrato Gian Carlo Caselli, accusato di voler criminalizzare il movimento con i recenti arresti per gli scontri dell' estate scorsa in Val di Susa, di poresentare il suo ultimo libro a Genova e Legambiente esprime la sua piena solidarietà al magistrato, «Nnon solo per la sua storica e inossidabile battaglia a difesa della legalità e della democrazia ma anche perché sono proprio queste le azioni che danneggiano le giuste ragioni della lotta contro l'alta velocità in Val Susa. Che la magistratura svolga il suo lavoro, bisogna però evitare che la questione Val Susa sia ridotta ad un problema di ordine pubblico; è necessario un cambio di passo da parte del Governo per riaprire il dibattito sull'effettiva utilità dell'opera».
L'appello dei NO Tav per la manifestazione recita: Il popolo NO TAV scenderà ancora una volta in strada per ribadire il proprio rifiuto al progetto inutile e devastante della nuova linea ferroviaria Torino-Lione. La manifestazione è stata organizzata in collaborazione con la Comunità Montana e l'assemblea dei sindaci della val Susa e val Sangone per ribadire l'unità del territorio nel respingere quest'opera. Sarà un' occasione per rilanciare la mobilitazione e sancire la legittimità della resistenza in corso da mesi contro il cantiere di Chiomonte, area militarizzata. Esprimeremo anche in questa giornata la nostra vicinanza e solidarietà nei confronti delle persone arrestate e inquisite per aver lottato al nostro fianco e invitiamo tutte le loro famiglie a partecipare con noi a quella che sarà una grande giornata di testimonianza e gratitudine. Saranno bene accetti anche questa volta tutti coloro che giungeranno in valle per supportare le istanze del movimento NO TAV che sempre più sta diventando simbolo di riscossa per chi lotta contro i poteri forti e riferimento per le idee di un altro mondo possibile».
Anche Legambiente il 25 febbraio sarà alla marcia da Bussoleno a Susa organizzata dai movimenti No Tav insieme alle Amministrazioni Comunali e alla Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone «Per ribadire, come fa da oltre 20 anni, la contrarietà dell'Associazione al progetto di una nuova infrastruttura ad alta velocità Torino Lione».
A Bussoleno sabato ci sarà anche il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, che dice: «Ribadiamo il nostro no ad un'opera inutile e dannosa per il territorio e chiediamo invece a gran voce il potenziamento della linea esistente a partire dal Nodo di Torino, con particolare attenzione ai pendolari e al trasporto merci su ferro. E' necessario per il nostro Paese una politica trasportistica che prenda in esame i flussi di traffico transalpini, che sempre più si muovono lungo l'asse sud-nord, in relazione ai valichi già esistenti o in fase di realizzazione. Oggi è possibile vincere, a condizione che si apra una nuova stagione di confronto per creare un largo fronte di alleanze, nel quale non ci può essere spazio per alcun cedimento alla violenza. Come è necessario ed urgente imboccare una strada che eviti di risolvere il problema manu militari. Per questo sosteniamo la richiesta avanzata da Mercalli, Ponti e altri, al Presidente del Consiglio Monti».
Secondo Fabio Dovana, presidente Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta, «E' evidente che non esiste una seria politica dei trasporti volta a incentivare il trasporto su ferro e disincentivare quello su gomma; se così non fosse non si spiegherebbe il previsto raddoppio del tunnel del Frejus. Chiediamo quindi uno stop ai cantieri in Valle Susa e uno stop alla militarizzazione del territorio. Si torni a ragionare sulle reali necessità per il Paese, risparmiando le montagne di soldi che si butterebbero via per la costruzione della linea ad alta velocità Torino Lione. Quei soldi potrebbero essere investiti più utilmente per l'ammodernamento delle linee storiche e per il trasporto pendolare, settore che vive momenti sempre più tragici e che deve fare i conti con drastici tagli delle risorse».