[24/02/2012] News

Di nuovo in pericolo la “Pandora” indiana. Intimidazioni ai Dongria Kondh per aprire una miniera di bauxite

Quando uscì il film "Avatar" i na'vi di Pandora furono paragonati ad un piccolo popolo dell'India, i Dongria Kondh, che si stavano battendo contro una multinazionale britannica, la Vedanta  Resources, ed il governo dello Stato indiano dell'Orissa  che volevano distruggere i loro sacri luoghi ancestrali con una miniera di bauxite.  Nel 2010 i Dongria ottennero una storica vittoria  contro la  Vedanta Resources, ma per il 9 aprile è previsto un processo di appello che rappresenta una nuova minaccia.

E le cose dal punto di vista politico non si stanno mettendo per niente bene: oggi Survival International denuncia che «le forze di sicurezza indiane stanno inasprendo molestie e intimidazioni sulla tribù dei Dongria Kondh che si sta preparando a celebrare un'importante festa religiosa sulla montagna più controversa dell'India. Il rituale Niyamraja, a cui parteciperanno centinaia di indigeni, si svolgerà il prossimo weekend sulla montagna sacra di Niyamgiri, che è al cuore del controverso progetto minerario  della compagnia britannica Vedanta Resources. Durante la cerimonia, i Dongria giureranno solennemente di non abbandonare la montagna, ancora minacciata da compagnie che aspirano a sfruttarne le preziose risorse».

Infatti al centro dello scontro c'è la montagna sacra dei Dongria, la "montagna della legge", la cui cima è venerata come dimora del loro dio; per questo il piccolo popolo protegge le foreste dei dintorni e per questo è stato immediatamente paragonato ai na'vi di Pandora.

Stephen Corry, direttore generale di Survival, attacca la multinazionale e il governo dell'Orissa: «è deplorevole che la polizia perseguiti i membri della tribù durante lo svolgimento di una loro importante festa religiosa. La montagna di Niyamgiri è tutto per i Dongria Kondh, e devono potervi rimanere. La vittoria dei Dongria sulla Vedanta è stata fonte di ispirazione e speranza per i popoli tribali di tutto il mondo. In aprile, sulla Corte Suprema resteranno puntati gli occhi dell'intera comunità internazionale».

La Vedanta vuole aprire la sua imponente miniera di bauxite proprio sulla cima della montagna. Altri gruppi Kondh stanno già subendo le terribili conseguenze di una raffineria di bauxite che la Vedanta Resources. ha costruito  ai  piedi delle colline di Niyamgiri. Numerosi di loro sono stati sfrattati  dalle loro case per far posto alla raffineria, hanno subito minacce e intimidazioni ed hanno perso  terra e mezzi di sostentamento. L'inquinamento della raffineria sta causando  problemi di salute e l'insorgenza di malattie della pelle, epidemie tra il bestiame e di danni ai raccolti. La commissione per il controllo dell'inquinamento del governo dello Stato di Orissa ha dichiarato che le emissioni chimiche provenienti dalla raffineria sono «continue e allarmanti».

La Vedanta Resources. si è prima vista cancellare la licenza ambientale per la miniera di Niyamgiri e poi ha perso l'appello per poter espandere la raffineria di alluminio. Nel 2011, prima di dimettersi, l'ex  ministro indiano all'Ambiente, Jairam Ramesh, ha revocato uno dei due permessi di cui Vedanta Resources ha bisogno per poter aprire la  miniera sul Niyamgiri. L'altro permesso è una licenza forestale che era già stata negato da Ramesh nel 2010 dopo un'indagine che aveva dimostrato il «flagrante disprezzo» della Vendanas Resource  per i diritti dei popoli tribali e «serie violazioni» delle leggi indiane. Per poter aprire la miniera sono necessari entrambe le licenze.Vedanta è ricorsa in appello e il  caso, che vede il ministero dell'Ambiente di New Delhi contro il disponibilissimo governo dell'Orissa, è impugnato presso la Corte Suprema.

Nonostante la legge fino ad ora abbia sempre dato ragione ai Dongria, opporsi alla miniera della  Vedanta continua ad essere pericoloso. Survival dice di aver ricevuto «rapporti di arresti e pestaggi, e solo nell'ultima settimana, la polizia ha sospeso sei riunioni nel corso delle quali i Dongria avrebbero dovuto organizzare la distribuzione del cibo per il festival». Giridhari Patra, della Commissione Protezione di Niyamgiri, ha detto: «intimidire e minacciare i Dongria prima di una delle loro più importanti feste religiose è imperdonabile. La montagna è la dimora del loro dio e il fondamento della loro identità. Non la cederemo mai a Vedanta».

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