[24/02/2012] News toscana

Siccità: nel bacino dell’Arno soffrono le zone di Prato e Pistoia

L'estate pare ancora lontana ma già oggi sono veramente elevate le preoccupazioni di enti e istituzioni preposti al governo della risorsa idrica. Sono mesi che sul territorio regionale non piove in maniera efficace (le bombe d'acqua che si sono riversate in aree ristrette sono l'altra faccia della medaglia), gli invasi (Bilancino e Montedoglio) sono ai minimi storici, la neve caduta ha portato benefici modesti rispetto alle esigenze, con l'aumentare delle temperature crescono i consumi idrici e poi si avvicina il periodo irriguo.

Se la situazione a breve non muta radicalmente, durante la stagione estiva sarà a rischio l'approvvigionamento idrico per i vari settori di utilizzo, specialmente nelle aree più vulnerabili. Per quanto riguarda il bacino dell'Arno, l'Autorità di bacino ha già lanciato l'allarme per alcuni territori, asserendo che «la scarsità di piogge rappresentata nell'indice di precipitazioni sia a 30 che a 90 giorni mostra un livello preoccupante.

La situazione è aggravata nelle provincia di Prato e Pistoia dove l'indice tocca il livello massimo di "eccezionalmente secco". Se prendiamo in esame le precipitazioni del bacino Ombrone-Bisenzio dello stesso periodo (mesi di dicembre, gennaio e febbraio) negli anni 2010, 2011 e 2012, il dato che emerge è preoccupante. La pioggia caduta negli ultimi 3 mesi è circa il 50 per cento in meno di quella del 2011 e addirittura il 70 per cento in meno rispetto allo stesso periodo del 2010»; complessivamente, sul territorio regionale sono state registrate circa  il 40% in meno di precipitazioni nel 2011.

A fronte di questo quadro la Regione ha istituito una commissione insieme a province, Ato, Arpat, Autorità di bacino e gestori, che avrà il compito di varare una serie di iniziative per ottimizzare l'uso delle risorse disponibili e monitorare l'evoluzione della situazione. Intanto si stanno informando delle criticità tutte le categorie economiche a partire da quelle agricole affinché venga ottimizzata la gestione della risorsa idrica, e i gestori del settore idropotabile stanno aggiornando i piani di emergenza. Considerato che questo quadro negli anni a venire sarà sempre più frequente a causa dei cambiamenti climatici, sono necessarie strategie di adattamento e una risposta in termini di nuove infrastrutture e di recupero di efficienza delle esistenti.

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