
[29/02/2012] News
Una deregulation sui controlli per le aziende certificate, sulle bonifiche dei siti contaminati - che di fatto costituisce un condono -, sulla gestione dei rifiuti da imballaggio e sulle norme del dragaggio dei porti: sono solo alcune delle criticità più rilevanti derivanti da alcune norme contenute nel cosiddetto decreto ‘Salva-Italia' e nei decreti legge Liberalizzazioni e Semplificazioni, che Legambiente e WWF Italia evidenziano in una lettera congiunta inviata oggi al Presidente del Consiglio, Mario Monti.
Nella lettera le due associazioni ambientaliste, pur riconoscendo "come, in questi pochi mesi, siano stati approvati provvedimenti che hanno consentito alle istituzioni italiane di recuperare sotto il profilo economico non solo una credibilità interna, ma soprattutto sul piano internazionale", auspicano "un confronto ampio sul modello di sviluppo che il nostro Paese intende assicurare alle future generazioni", che sia "imprescindibile dalla sostenibilità ambientale e si ispiri al principio di precauzione riferito alla direttiva comunitaria".
Più positivo il commento dei senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante: «Il testo originario - spiegano - presentava aspetti critici e problematici, che se confermati avrebbero cancellato strumenti importanti alle politiche ambientali. In particolare, è importante che sia stata restituita ai comuni presenti nei siti nucleari da dismettere piena voce in capitolo sulle scelte urbanistiche legate alla localizzazione di depositi e altre infrastrutture. Importante - concludono i senatori del Pd - è anche avere evitato un pericoloso effetto retroattivo sugli incentivi alle imprese del fotovoltaico che hanno già fatto investimenti in aree agricole, come pure la correzione di una norma ambigua e pericolosa che avrebbe penalizzato le attività di recupero degli imballaggi in molte aree del Paese".