[06/03/2012] News toscana

Il Wwf stronca il Piano strutturale dell'Isola del Giglio. E' il contrario di quello che ha chiesto il ministro dell'ambiente Clini

Il Wwf Toscana ha inviato al sindaco del Comune dell'Isola del Giglio le sue osservazioni sul Piano strutturale (Ps), adottato dal Consiglio Comunale il 20 dicembre 2011, e ne denuncia «Nel complesso la scarsa chiarezza degli elaborati progettuali, il sovradimensionamento, la previsione di interventi ad alto impatto ambientale, le carenze della valutazione ambientale strategica e della valutazione di incidenza sugli habitat sensibili».

Ecco un sunto delle principali osservazioni del Panda: «Iil dimensionamento del piano sembra contenere, senza valutarle, ingenti trasformazioni edilizie mutuate dal previgente Prg (Piano regolatore generale, ndr), sulle quali occorre fare chiarezza negli elaborati di piano; Viene previsto un incremento del 50% delle strutture ricettive, senza considerazione alcuna in merito agli effetti di questa scelta sul rischio geomorfologico e idraulico, sulla qualità urbana e sulla mobilità; Vengono previste residenze aggiuntive ipotizzando un aumento degli abitanti smentito dalle dinamiche demografiche, e peraltro senza alcuna norma che destini le nuove abitazioni ai residenti, evitando che si trasformino in residenze per vacanze (che già costituiscono quasi l'80% del patrimonio edilizio dell'Isola);

Il Ps intende promuovere trasformazioni di grande rilievo e incisività ambientale, ad esempio una teleferica tra Giglio Porto, Giglio Castello e Campese, il rafforzamento della portualità, tre nuove elisuperfici, l'ampliamento dell'area per insediamenti produttivi, senza che ne vengano esplicitati costi e motivazioni (quanto costerà la realizzazione e gestione della teleferica? Quali impatti sul paesaggio?) oppure l'utenza cui si rivolgono (a chi serviranno le tre elisuperfici, atteso che l'isola dispone già di eliporti? Chi si insedierà nelle nuove aree produttive?); La valutazione d'incidenza non solo è incompleta e non risponde alla normativa europea, nazionale e regionale, ma "dimentica" di considerare gli effetti delle trasformazioni più rilevanti».

Ma il Wwf, al di là delle carenze progettuali e valutative evidenziate dalle osservazioni, mette in discussione l'intera filosofia del Piano, che sembra proprio superata anche per le fragilità evidenziate dal naufragio della Costa Concordia, «Il Piano Strutturale dell'Isola del Giglio appare decisamente lontano dalle prospettive di tutela di territori e paesaggi in buona parte inseriti nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, ma anche contraddittorio con quel turismo sostenibile e di qualità che costituisce la principale risorsa per il futuro del Giglio e di Giannutri, come anche ribadito nelle parole del Ministro Clini, nell'incontro pubblico con la popolazione dell'Isola del Giglio lo scorso 1 Marzo: "L'isola è un patrimonio così raro - ha detto il Ministro - impossibile da ricreare, qualora succedesse qualcosa di irreparabile. Per questo il Ministero ha vigilato e vigilerà in futuro perché nulla, dal punto di vista socio-economico-ambientale venga danneggiato».

«"Il vostro esempio, di comunità capace di affrontare un'emergenza, ha fatto il giro del mondo e dovrà essere tenuto presente dal Governo che dovrà dare risposte concrete. L'impegno del Ministero e del Governo sarà orientato ad una crescita sostenibile dell'isola attraverso uno sviluppo che sarà portato avanti nel rispetto dell'ambiente ed attraverso le indicazioni che la vostra comunità deciderà di fornirci. Mi piacerebbe - ha continuato il Ministro - che l'Isola del Giglio diventi il fulcro di numerose iniziative finalizzate alla valorizzazione delle peculiarità del territorio e rappresenti un progetto pilota nel Mediterraneo"».

Il Piano a quanto pare cerca anche di rivedere impropriamente e seguendo un iter sbagliato, i confini del Parco Nazionale e questo è ancora più grave perché quello del Giglio è l'unico tra i 10 Comuni del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano a non aver recepito (come deve obbligatoriamente fare) il Piano del Parco approvato definitivamente nel 2010, che è uno strumento di pianificazione sovraordinato, anzi nel Ps del Giglio ci sarebbero proposte di interventi nell'area protetta non previsti dalla zonazione del Piano del Parco.

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