
[09/03/2012] News toscana
La crisi idrica, specialmente per la Toscana centrale non è solo una prospettiva pessimista per la prossima estate, ma è già una realtà oggi. Dopo le analisi dei dati e dopo quanto emerso dai tavoli regionali, l'assessorato all'Ambiente e difesa del suolo della provincia di Firenze, ha preso i primi provvedimenti anche in chiave precauzionale.
Attraverso un atto dirigenziale (n. 813 del 02/03/2012) sono stati ridefiniti i divieti di prelievi idrici stabilendo con riferimento all'intero reticolo idrografico, il divieto di prelievo di acque fluenti negli alvei ed accumulate in invasi per usi diversi da: consumo umano, approvvigionamento idropotabile, abbeveraggio di animali, attività antincendio, impiego della risorsa idrica con rilascio della medesima nel corpo idrico di provenienza nelle immediate vicinanze del punto di prelievo (ad esempio uso produzione forza motrice, ittiocoltura); igienico, produttivo industriale, produttivo agricolo. «Nell'ambito del monitoraggio della situazione sulle risorse idriche costantemente condotto in occasione di varie riunioni della commissione di tutela delle acque presieduta dall'Autorità di bacino del fiume Arno - ha dichiarato l'assessore Renzo Crescioli - emerge un quadro di criticità diffusa e prolungata, a partire dalla situazione degli invasi di Bilancino e di Levane e La Penna».
«Questo quadro, unito a previsioni meteo che a breve e medio termine non fanno ipotizzare significative precipitazioni, rendono necessaria l'adozione di cautele particolari ed ulteriori rispetto a quelle già stabilite per il 2011, finalizzate a preservare la risorsa idrica».
In base al provvedimento adottato sono consentiti i prelievi solo per gli usi prioritari, che comunque dovranno essere condotti nel rispetto del deflusso minimo vitale del corso d'acqua, salvo diverse determinazioni assunte, a tutela del pubblico generale interesse. I prelievi per usi diversi da quelli prioritari (ad esempio per orti, lavaggio strade, innaffiamento verde pubblico, etc) ad oggi non sono dunque consentiti in tutto il reticolo idrografico. Inoltre il provvedimento adottato dispone che i termini per la presentazione, per l'anno 2012, delle istanze di attingimento per usi non prioritari siano posticipati al 15 aprile 2012.
«Si invitano gli utenti richiedenti questo genere di attingimenti a rinviare il più possibile, rispettando comunque il termine del 15/04/2012, la presentazione delle istanze, in attesa di eventuali positive evoluzioni meteorologiche in termini di precipitazioni. Infatti- informano dalla provincia- l'eventuale permanere delle attuali condizioni siccitose potrebbe comportare l'impossibilità di procedere con l'iter tecnico-amministrativo volto al rilascio delle licenze».