[21/03/2012] News

Un nuovo studio collega l’aumento del rischio dei casi di cancro al gas fracking

Nel nuovo studio "Human Health Risk Assessment of Air Emissions from Development of Unconventional Natural Gas Resources", che sarà pubblicato nella prossima edizione di Science of the Total Environment, i ricercatori della  della Colorado School of Public Health,  dimostrano che «L'inquinamento atmosferico causato dalla fratturazione idraulica o fracking può contribuire a problemi di salute acuti e cronici per coloro che vivono vicino ai luoghi di perforazione del gas naturale».

La principale autrice dello studio, Lisa McKenzie, spiega: «I nostri dati dimostrano che è importante includere l'inquinamento atmosferico nel dialogo nazionale sullo sviluppo del gas naturale che si è concentrato in gran parte d sull'esposizione dell'acqua alla fratturazione idraulica»

Il rapporto si basa su tre anni di monitoraggio ed ha trovato «Un certo numero di idrocarburi del petrolio potenzialmente tossici nell'aria vicino ai pozzi,  tra cui benzene, etilbenzene, toluene e xilene». Il benzene è stato identificato dall'Environmental perotection agecy (Epa) Usa come «Noto cancerogeno». I ricercatori dicono di aver trovato anche altre sostanze chimiche «Inclusi eptano, ottano e dietilbenzene, ma le informazioni sulla loro tossicità sono limitate. I nostri risultati dimostrano che le conseguenze non-cancerogene sulla salute delle emissioni atmosferiche causate dello sviluppo del gas naturale sono maggior per i residenti che vivono vicino a pozzi. L'impatto maggiore sulla salute corrisponde relativamente breve termine all'emissione, ma le emissioni più alte ci sono con il periodo di completamento del pozzo. Questo è dovuto all'esposizione a trimetilbenzeni, idrocarburi alifatici e xiloli, che hanno tutti effetti neurologici e/o respiratori. Tali effetti possono includere irritazione agli occhi, mal di testa, mal di gola e difficoltà respiratorie». I ricercatori hanno anche calcolato i rischi di cancro più elevati per i residenti che vivono vicino ai pozzi rispetto a coloro che risiedono più lontano: «Il benzene è il principale contributore al rischio di cancro in eccesso durante la vita in entrambi gli scenari».

Il rapporto ha preso in esame le persone che  vivono a circa mezzo miglio dai pozzi, nelle zone rurali di Garfield County, nella parte occidentale del Colorado, un'area dove il gas fracking è in rapida espansione.

Di solito, i pozzi vengono realizzati in diverse fasi che includono la trivellazione seguita dalla fratturazione idraulica, dall'iniezione ad alta pressione di acqua e prodotti chimici nella zona trivellata per consentire il rilascio del gas. Dopo di che, c'è riflusso o un ritorno in superficie  dei fluidi del fracking e geologici, di idrocarburi e gas naturale alla superficie. Il gas viene quindi collettato e venduto.

La contea di Garfield ha chiesto alla Colorado School of Public Health di  valutare i potenziali impatti sulla salute di questi pozzi su Battlement Mesa una comunità di circa  5.000 persone.

Il team della McKenzie ha analizzato i dati ambientali dei campioni di aria raccolti nelle stazioni di monitoraggio del Dipartimento della sanità pubblica della Contea di Garfield e della Olsson Associates, utilizzando la metodologia standard Epa per stimare gli impatti non-cancerogeni sulla salute e rischi di  cancro durate la vita per l'eccessiva esposizione agli idrocarburi. La McKenzie sottolinea che «Le norme Epa sono progettato per essere proattive per la salute pubblica e possono sovrastimare i rischi. Tuttavia, non c'erano dati disponibili su tutte le sostanze chimiche emesse durante il processo di sviluppo della risorsa. Se ci fossero, allora è del tutto possibile che i rischi siano stati sottovalutati».

Il rapporto conclude che «I rischi per la salute sono maggiori per le persone che vivono più vicine ai pozzi ed è urgente una riduzione di tali emissioni in atmosfera». La McKenzie ha sottolineato la necessità di altri studi in futuro che dovrebbero includere la raccolta di dati nella zona residenziale e sull'esposizione del personale che operano nei pozzi. «Ulteriori studi dovrebbero anche esaminare la tossicità di altri idrocarburi associati allo sviluppo del gas naturale».

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