[22/03/2012] News

Squinzi nuovo presidente di una Confindustria divisa a metà

Le congratulazioni e gli auspici di Legambiente

Mentre Emma Marcegaglia blindava la politica dei licenziamenti dicendo che «qualsiasi ipotesi di indebolimento di questa posizione, su cui il presidente Monti ha preso una posizione molto chiara dicendo che la discussione è chiusa, per noi sarebbe inaccettabile» e che «la riforma dell'articolo 18 ci porterà semplicemente ad essere più in linea con l'Europa. Chi pensa che gli industriali vogliano portare avanti dei licenziamenti di massa è semplicemente ridicolo», in Confindustria si svolgeva uno scontro senza esclusione di colpi per la scelta del suo successore. 

Alla fine l'ha spuntata Giorgio Squinzi, patron della Mapei - società leader nel settore della chimica per l'edilizia - con soli 93 voti contro gli 82 raccolti da Bombassei, numero uno della Brembo, che sembra essere stato appoggiato massicciamente dagli industriali del nord, con due eccezioni pesantissime: Assolombarda e la Fininvest di Silvio Berlusconi. Per Squinzi, presidente del Sassuolo calcio, si sono schierati gli industriali del centro-sud e le società controllate dallo Stato visto che gli amministratori delegati di Enel Fulvio Conti e di Eni Paolo Scaroni si erano apertamente schierati con il candidato della Marcegaglia, che però lascia una Confindustria divisa in due, numericamente e geograficamente. Squinzi, che recentemente ha fatto parte della squadra della Marcegaglia come presidente del Comitato tecnico per l'Europa. è il primo industriale chimico alla guida di Viale dell'Astronomia. 

Squinzi alla notizia della sua vittoria ha detto: «questa presidenza di Confindustria per me è una missione. Il mio obiettivo è essere il presidente di tutti. Darò una spinta importante nella direzione di trovare la crescita. Questo Paese ha bisogno di trovare la crescita». 

Tra i primi a fare gli auguri al nuovo capo degli industriali italiani è stata Legambiente: «congratulazioni e auguri di buon lavoro a Giorgio Squinzi per l'elezione a presidente di Confindustria, incarico complesso e fondamentale per il futuro del nostro Paese - ha detto il presidente del Cigno Verde Vittorio Cogliati Dezza. Ci auguriamo che il neo presidente sappia cogliere le opportunità offerte dall'eco-innovazione per la costruzione di un futuro energetico pulito e rinnovabile, nella prospettiva di uno sviluppo industriale low carbon e di una società moderna e responsabile. Auspichiamo anche che Squinzi sappia cogliere con coraggio e lungimiranza le sfide che vengono dalla crisi climatica in atto, cogliendo nell'ipotesi della carbon tax, di cui si parla in questi giorni, uno stimolo per rinnovare il sistema produttivo italiano nella logica dell'efficienza energetica, della ricerca e dell'innovazione, senza trascurare la lotta contro l'illegalità, la corruzione e l'intrusione delle mafie nel sistema economico sano, per ridare al paese le gambe giuste su cui svilupparsi, nell'interesse di tutti i cittadini».

 

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