[23/03/2012] News toscana

Toscana: l'emergenza siccità oggetto di un'interrogazione parlamentare

La siccità che sta interessando la Regione Toscana ed in particolare il bacino dell'Arno, è oggetto di un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare Corrado Clini da parte di Ermete Realacci (Nella foto), responsabile green economy del Pd e Raffaella Mariani, capogruppo del Pd in Commissione Ambiente della Camera.

«Le precipitazioni registrate negli ultimi 4 mesi in alcune zone della Toscana risultano inferiore del 50% rispetto al dato del 2011 e addirittura del 70% rispetto al 2010. Il livello di invaso del Lago di Bilancino, risorsa fondamentale per garantire l'approvvigionamento idrico agli abitanti dell'Area metropolitana Firenze - Prato -Pistoia, risulta pari a 37 milioni di m3, rispetto ai 70 milioni invasabili. I valori medi di portata del fiume Arno nel periodo ottobre 2011 - febbraio 2012, pari a circa 10 m3/s in prossimità di Firenze rappresentano un minimo storico assoluto. Conseguentemente il livello di invaso della principale diga regionale, la diga di Montedoglio, risulta essere di poco superiore ai 24 milioni di m3 rispetto ai 150 milioni di capacità. Tutte situazioni che determinano un concreto allarme siccità e di un serio rischio della continuità del servizio idrico in un' ampia area della Regione Toscana».

Con il supporto di questi dati i due parlamentari si sono rivolti al ministro Clini. «Chiediamo quali iniziative intenda assumere per impegnare le competenti unità tecniche del ministero dell'Ambiente a monitorare le condizioni di approvvigionamento nella Regione Toscana e verificare se sussistono le condizioni per dichiarare lo stato di emergenza. Inoltre se non si intenda verificare la sussistenza, nei capitoli di spesa del Dicastero, di risorse economiche utili a garantire interventi di emergenza che possono ridurre il rischio di interruzione del servizio».

Questa siccità, si fa presente nell'interrogazione, si verifica dopo un anno, quello del 2011, già caratterizzato da scarsità di precipitazioni che hanno determinato l'uso intensivo delle risorse di falda per poter garantire l'approvvigionamento idrico durante tutta la stagione estiva e dei primi mesi autunnali, con un conseguente depauperamento delle stesse risorse. Il confronto con le precipitazioni cadute in due anni risultati particolarmente critici mette in evidenza la gravità della situazione. Le precipitazioni cumulate da marzo a novembre 2011 per le provincie di Arezzo, Firenze e Pisa risultano rispettivamente inferiori del 21%, 34% e 40% rispetto al 2007 e del 38%, 42% e 44% rispetto al 2003, anno di una grave crisi idrica che coinvolse tutta la regione, tanto da determinare la dichiarazione dello stato di emergenza. «E' evidente- ha aggiunto Realacci- che ci troviamo di fronte a fenomeni acutizzati dai mutamenti climatici, che determinano situazioni anomale con alternanza di eventi meteorologici estremi di grande intensità e violenza, con periodi di forte deficit di precipitazioni, per far fronte ai quali sono necessarie politiche più efficaci e credibili sia sul fronte della mitigazione dei processi in atto che sul fronte dell'adattamento agli stessi».

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