[26/03/2012] News

Concordia, recuperati altri quattro corpi. E Legambiente chiede la rimozione integrale della nave

Quattro dei cinque dispersi individuati lo scorso 22 marzo tra il relitto della Costa Concordia e il fondale davanti al porto dell'Isola del Giglio, sono stati recuperati tra stamani e oggi pomeriggio. L'operazione ha fatto slittare l'intervento di "pulizia" dai detriti presenti sul fondale. Lo ha fatto sapere la Protezione civile dalla postazione dell'isola. "Tutto dipende dal recupero dei corpi, se oggi si riesce a completare l'operazione si può partire da subito, se c'è ancora luce", ha fatto sapere in una nota la struttura commissariale. Una volta avviata la fase di "care taking", i detriti verranno stoccati a Talamone, in località La Marta, e resteranno nella disponibilità della Costa.

Intanto, per ciò che riguarda gli aspetti ambientali, Legambiente esprime soddisfazione per lo svuotamento del carburante contenuto nelle cisterne della nave Concordia, e per quello delle acque di sentina, che ha scongiurato il disastro ambientale all'Isola del Giglio. Un'operazione importante secondo il Cigno Verde, realizzata grazie al lavoro della Protezione civile, del ministero dell'Ambiente e delle istituzioni maremmane.

"Ora occorre concludere le operazioni con la rimozione della nave e lo smaltimento dei rifiuti, oltre alla pulizia del fondale marino. La priorità rimane quella di rimuovere integralmente la nave senza frammentarla", ha dichiarato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente. Secondo il Cigno verde, lo scafo deve prevedere il minor impatto ambientale possibile, "e questo può avvenire solo con la rimozione integrale della nave evitando la frammentazione in loco del relitto che comporterebbe rischi molto evidenti dal punto di vista ecologico, oltre al blocco totale dell'area turistica per l'enorme cantiere che verrebbe allestito intorno alla nave".

Al di là della tipologia di intervento ancora molto dibattuta (i progetti presentati prevedono un sezionamento in loco dello scafo), per limitare i danni saranno comunque fondamentali i tempi. "Oltre alla rimozione è fondamentale garantire al tempo stesso un percorso chiaro e puntuale per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti pericolosi, speciali e ordinari, presenti sulla nave, e in particolar modo dei liquidi reflui e degli oli combustibili, che possono costituire anche essi un rischio per il delicato ecosistema marino dell'isola.

Ovviamente ci auguriamo che tutto si risolva nel migliore dei modi e nel più breve tempo possibile, ma affinché questo percorso si concretizzi occorre vigilare con grande attenzione e sollecitare le istituzioni competenti perché si continui a garantire la massima trasparenza e nello stesso tempo si continui a operare con competenza e professionalità. Tutto questo anche per garantire un supporto forte e significativo sia dal punto di vista politico-istituzionale che tecnico-scientifico", ha spiegato Gentili.

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