[28/03/2012] News

Contaminazione da aflatossine, cambiano le condizioni per importazione prodotti alimentari da paesi terzi

Sono state modificate le condizioni per l'importazione di determinati prodotti alimentari da alcuni paesi terzi a causa del rischio di contaminazione da aflatossine (micotossine prodotte da specie fungine oppure da alcune muffe). L'Ue con regolamento di esecuzione (274/2012) - pubblicato sulla gazzetta ufficiale di oggi - cambia alcune disposizioni del regolamento del 2009 (numero 1152).

Nello specifico abroga le disposizioni transitorie per gli alimenti importati dagli Stati Uniti d'America, non contemplati dal piano di campionamento volontario per la ricerca delle aflatossine (Voluntary Aflatoxin Sampling Plan), dato che agli operatori degli Stati Uniti d'America è stato concesso un tempo sufficiente per mettere in atto tale piano.

Inoltre il nuovo regolamento riduce la frequenza dei controlli delle nocciole provenienti dalla Turchia e delle noci provenienti dal Brasile. Perché è stato osservato all'importazione un numero molto esiguo di non conformità.

Del resto, secondo l'Ue l'attuale frequenza dei campionamenti per l'analisi e controlli deve essere ridotta in certi casi alla luce del numero e della natura delle notifiche nel sistema di allarme rapido per gli alimenti e i mangimi, dei volumi degli scambi, dell'esito delle ispezioni dell'Ufficio alimentare e veterinario e dei risultati dei controlli.

Per motivi di chiarezza e per garantire la coerenza con altre normative comunitarie, l'Ue sostiene che sia opportuno indicare esplicitamente che i controlli di identità avverranno con la stessa frequenza del controllo fisico (campionamento e analisi).

In Europa esiste un regolamento - quello del 2008 numero 178 - che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare. In particolare prevede che la Commissione possa adottare misure urgenti quando sia manifesto che alimenti o mangimi importati da un paese terzo possono comportare un grave rischio per la salute umana, per la salute degli animali o per l'ambiente. E dato che le aflatossine sono altamente tossiche, la Commissione ha stabilito condizioni particolari per l'importazione da alcuni paesi terzi di determinati prodotti alimentari nei quali i livelli massimi di aflatossine risultavano di frequente superiori a quelli fissati.

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