
[29/03/2012] News
Singh: «Venga trovata una soluzione appropriata per aiutare l'Europa ad uscire dalla sua crisi»
Termina oggi a New Delhi il quarto summit dei Paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica) "Partnership per la stabilità, la sicurezza e la prosperità" che ha discusso soprattutto di rafforzamento della governance economica mondiale e cooperazione per lo sviluppo sostenibile.
Aprendo oggi la sessione plenaria il primo ministro indiano Manmohan Singh, ha detto che «I Brics devono parlare con una sola voce sulle importanti questioni internazionali e condividere le loro esperienze con gli altri membri. Dobbiamo incoraggiare una più vasta cooperazione tra le nostre business community, affari come quelli che riguardano i visti devono essere chiariti tanto più che i Brics hanno un forte interesse a togliere gli ostacoli al commercio ed agli investimenti. Il blocco dei Brics, in quanto membri del gruppo dei 20 (G20), dovrà lavorare insieme per assicurare che venga trovata una soluzione appropriata per aiutare l'Europa ad uscire dalla sua crisi e per riattivare il ciclo di Doha».
La presidente brasiliana Dilma Rousseff, il presidente russo Dmitri Medvedev, il presidente cinese Hu Jintao, ed il presidente sudafricano Jacob Zuma hanno firmato insieme a Singh gli accordi destinati a promuovere la cooperazione commerciale tra i Brics ed una dichiarazione congiunta.
Secondo il Fondo monetario internazionale (Fmi) il Pil dei Paesi Brics, dove vive un terzo della popolazione mondiale e che si estendono su più di un quarto delle terre emerse, nel 2011 è stato di 13. 600 miliardi di dollari, cioè il 19,5% del Pil mondiale. Il gruppo Brics rappresenta circa la metà dell'attuale tasso di crescita economica mondiale, sono il più potente motore della crescita economica globalizzata e Liu Guijin, un diplomatico cinese ex ambasciatore in Sudafrica ed ex rappresentante speciale del governo per gli affari africani, ha sottolineato che «La crescita ininterrotta nei Paesi del Brics è il più importante fattore che contribuisce ad accelerare la ripresa economica mondiale».
A New Delhi la presenza dei leader di Brasile, Cina, India Russia, Sudafrica vuole sottolineare che la crisi economica-finanziari deve essere ancora superata sia dalle economie emergenti che all'intera economia mondiale. Oggi l'agenzia ufficiale cinese Xinhua evidenzia che le difficoltà sono soprattutto legate «a dei sistemi finanziari sempre fragili, dei livelli elevati di debito pubblico e privati, dei forti tassi di disoccupazione ed al rialzo dei prezzi petroliferi», ma «altri problemi pressanti, quali il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare e la sicurezza energetici, pongono ugualmente delle grandi sfide a livello internazionale».
I Brics giocano un ruolo sempre più importante nell'economia mondiale: dal 2001 al 2010 i loro scambi commerciali sono aumentati del 28% all'anno. Il volume degli scambi tra di loro nel 2010 ha raggiunto i 230 miliardi di dollari. Secondo un rapporto di Goldman Sachs del 2009, dopo l'inizio della crisi finanziaria mondiale, «Il 45% de la crescita mondiale è attribuibile ai Brics», e questo prima dell'adesione del Sudafrica avvenuta nel 2011.
Alla vigilia del summit il presidente cinese Hu Jintao ha rilasciato un'intervista scritta a Jornal do Comércio (Brasile), la Rossiiskaya Gazeta (Russia), The Hindu (India), Il Quotidiano del Popolo (Cina) e Business Day (Sudafrica) nella quale dice che «I Paesi dei Brics sono i difensori ed i promotori degli interessi dei Paesi in via di sviluppo. Nella loro cooperazione, i Brics si sono impegnati a promuovere la cooperazione Sud-Sud ed il dialogo Nord-Sud, hanno fatto progredire gli Obiettivi del Millennio per lo sviluppo dell'Onu, hanno lavorato per la pronta realizzazione degli obiettivi enunciati nel mandato del ciclo dei negoziati di Doha per lo sviluppo, hanno operato per ottenere un maggior diritto di parola per i Paesi in via di sviluppo nella governante economica mondiale ed hanno lottato contro ogni forma di protezionismo. La cooperazione tra i Paesi Brics è resa necessaria dall'attuale globalizzazione economica e dalla democratizzazione delle relazioni internazionali. Questo è in accordo con le tendenze della nostra epoca, caratterizzate da pace, sviluppo e cooperazione e favorisce la costruzione di un mondo armonioso che goda di una pace durevole e di una prosperità comune».
Hu ha ricordato che nel 2011 I Paesi Brics «Hanno applicato in maniera vigorosa il Piano di azione della Dichiarazione di Sanya ed ampliato la loro cooperazione nei settori della finanza, dell'industria, del commercio, della salute, dell'agricoltura, delle statistiche, della scienza, delle tecnologie e dei think-tanks, apportando dei benefici tangibili ai loro popoli e rinforzando così lo slancio della cooperazione all'interno dei Brics».