[30/03/2012] News

Il quinto conto energia preoccupa il settore delle rinnovabili: pronti gli stati generali, ma il ministro rassicura

Gli  allarmi che mettono a rischio il settore delle fonti rinnovabili che ancora va sostenuto perché "fragile" e che invece molti vogliono "affossare", si susseguono ciclicamente ormai da un lungo periodo.

Dopo l'ultimo, inerente i possibili effetti deleteri sui settori delle rinnovabili elettriche e termiche connessi all'attuale versione delle bozze dei decreti ministeriali e il richiamo all'unità di tutte le Associazioni di categoria lanciato in un comunicato Kyoto Club lo scorso 26 marzo, Ises Italia e Kyoto Club hanno deciso di muoversi ulteriormente cercando il confronto con la controparte. Hanno infatti  organizzato per lunedì 2 aprile (Sala Palazzo Bologna - Senato della Repubblica, Via Santa Chiara 4 - Roma), un incontro di tutte le Associazioni dei settori rinnovabili ed efficienza energetica con i responsabili dei ministeri competenti, cioè dello Sviluppo Economico, dell'Ambiente e delle Politiche agricole. Fino ad oggi hanno aderito 17 Associazioni, che hanno condiviso un documento preliminare in cui si ribadisce che da mesi è richiesto il confronto con i ministri sulle misure da prendere per porre fine al ritardo rispetto alle scadenze previste dal Dlgs. 28 del 2011.

«Le bozze non ufficiali riguardanti sia il cosiddetto Quinto Conto Energia, sia i due decreti concernenti le incentivazioni per la generazione di energia elettrica e di calore mediante rinnovabili, così come sono concepite- è scritto nel documento- introducono elementi di complicazione e non, come sarebbe necessario, di semplificazione per lo sviluppo del settore. Un esempio è l'estensione del criterio del registro messo su soglie talmente basse nel caso delle rinnovabili che producono energia elettrica, che si introdurranno di fatto ostacoli difficilmente superabili da piccoli operatori».  Per quanto riguarda gli incentivi, le associazioni comprendono l'esigenza di essere molto rigorosi nella definizione dei supporti futuri,  ma «siamo in presenza di proposte con tagli agli incentivi non solo ingiustificati, ma inseriti in una dimensioni e programmazione temporale di breve periodo e così burocratica da rendere il percorso eccessivamente rigido e per nulla adattabile ai cambiamenti tecnologici ed economici propri di un settore caratterizzato da una grande dinamicità». Per le associazioni il rischio è il blocco di un settore in grande espansione, che nel 2011 ha contribuito per lo 0,7-0,8% al Pil e occupa oltre 100mila persone, per la maggior parte con qualificazione professionale medio-alta. L'esigenza del confronto scaturisce quindi da una preoccupazione delle associazioni per le ricadute economiche, sociali, ambientali, e anche del rischio di inadempienza del nostro paese nei confronti dell'Unione Europea. L'incontro tecnico degli "Stati Generali delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica" vedrà una prima sessione di confronto tra le Associazioni coinvolte (ore 16,45) e una seconda sessione (ore 18,30) dedicata all'incontro con i responsabili dei ministeri competenti.

Pronta la replica del ministro dell'ambiente Corrado Clini, che in una nota spiega: «Non c'è alcuna sorpresa in arrivo per il settore del fotovoltaico. La revisione del conto energia è prevista dal decreto del 2011 e, come è noto, deve portare a una riduzione degli incentivi tenendo conto dei prezzi attuali dei moduli fotovoltaici e dell'esigenza di non superare il limite stabilito di 7 miliardi l'anno».

Le indicazioni del ministro per il  "Quinto Conto Energia", che sarà pronto a breve, sul fotovoltaico - secondo una nota del ministero - sono chiare: «Gli incentivi dovranno riguardare gli impianti  di piccole dimensioni per l'autoconsumo domestico e industriale, favorendo l'integrazione del solare con l'efficienza energetica e sostenendo l'innovazione tecnologica. In questo modo, gli incentivi rappresentano un forte fattore di crescita, che si accompagna agli effetti del credito di imposta (55%) e al successo del Fondo rotativo di Kyoto. Inoltre gli incentivi dovranno sostenere gli investimenti nelle zone industriali dismesse, per avviare una nuova industrializzazione sostenibile in aree strategiche per il nostro sviluppo. In ogni caso, sarà inclusa la copertura per gli investimenti già in corso».

Il Quinto Conto Energia è il prossimo meccanismo di incentivazione dell'energia rinnovabile prodotta dai pannelli solari fotovoltaici. Sostituirà l'attuale Quarto Conto Energia, che prevede un aggiornamento quando il peso degli incentivi erogati sarà eccessivo. Gli incentivi sono dati sotto forma di un pagamento per ogni chilowattora prodotto e le risorse sono prelevate dalle bollette elettriche dei consumatori. Oggi il contributo si avvicina ai 6 miliardi di euro l'anno, e le nuove regole sono preparate in anticipo rispetto alla scadenza, in modo da dare più tempo a consumatori e imprese.

Oltre agli effetti ambientali, ci sono anche altri vantaggi nelle fonti rinnovabili di energia. «Per esempio, mentre pesano sulle bollette, al tempo stesso con un meccanismo opposto - sostiene il ministro - le fonti pulite di energia abbassano il costo del chilowattora e soprattutto riducono il fabbisogno di combustibili fossili, che sono d'importazione, con un vantaggio netto sulla bilancia dei pagamenti del Paese».

Infine il ministro sottolinea che «la promozione del fotovoltaico integrato con l'efficienza energetica nelle aree urbane è una componente del progetto nazionale per le smart cities e la diffusione della produzione distribuita di energia ad alta efficienza e basso impatto ambientale».

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