[04/04/2012] News

Ue propone nuovo piano pluriennale per stock e attività di pesca del merluzzo bianco

L'Ue propone un nuovo piano pluriennale per gli stock e per le attività di pesca del merluzzo bianco. La proposta di nuovo regolamento è volta a modificare il regolamento del 2007 (il numero 1098) che ha istituito il piano pluriennale adottato prima dell'entrata in vigore del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (Tfue). Le modifiche proposte si limitano essenzialmente ai cambiamenti che consentono l'efficiente funzionamento del piano in accordo con il nuovo iter decisionale previsto dal trattato di Lisbona. Quindi, a seguito dell'entrata in vigore del Tfue, viene precisata la procedura decisionale con riguardo alla fissazione delle possibilità di pesca. E per garantire che venga valutata efficacemente l'esecuzione del piano, il calendario di valutazione previsto nel 2007 viene modificato.

L'obiettivo principale del piano è di garantire che gli stock di merluzzo bianco del Baltico possano essere sfruttati in condizioni sostenibili sotto il profilo economico, ambientale e sociale. A tal fine, il piano stabilisce norme atte a fissare le possibilità di pesca annue per lo stock in termini di totali ammissibili di catture e sforzo di pesca. Tali norme fanno uso di determinati parametri tecnici con riferimento ai quali è possibile accertare un miglioramento o un peggioramento dello stato di conservazione, e dunque stabilire se esso si allontani o si avvicini all'obiettivo del piano. Questi parametri hanno basi scientifiche e non sono frutto di una scelta politica. La scienza può evolvere e migliorare, sicché il piano deve contenere le disposizioni necessarie per garantirne l'aggiornamento con le migliori conoscenze scientifiche disponibili.

Quindi se un parere scientifico indica che i tassi di mortalità per pesca non sono in linea con gli obiettivi del piano di gestione, il Consiglio europeo deve essere in grado di decidere - a maggioranza qualificata - tassi di mortalità riveduti che consentano di garantire la realizzazione di tali obiettivi.

Il piano prevede la valutazione dell'impatto delle misure di gestione sugli stock e sulle attività di pesca interessati. Però il calendario previsto dal regolamento in vigore non risulta né realizzabile né efficace. E ciò solleva difficoltà considerevoli a causa dell'insufficienza di dati utili disponibili per realizzare una valutazione adeguata. Secondo il parere scientifico, occorre attendere almeno cinque anni a decorrere dall'avviamento del piano per procedere a una valutazione completa dell'esecuzione del piano su un periodo di tre anni. Per questo la proposta di regolamento modifica il calendario definito per la valutazione, oltre a includere nel piano il riferimento al rendimento massimo sostenibile.

Infatti, la Commissione e gli Stati membri si sono impegnati a raggiungere al massimo entro il 2015 un rendimento massimo sostenibile (Msy) per gli stock depauperati, ma tale obiettivo non figura in quanto tale nel piano.

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