[05/04/2012] News toscana
I Centri commerciali naturali (Ccn) sono stati oggetto di un'indagine conoscitiva che è stata presentata in Consiglio regionale da Ivan Ferrucci (Pd), e accompagnata da una proposta di risoluzione che impegna la Giunta a "considerare tale sistema uno degli strumenti della programmazione regionale del commercio al dettaglio", come già indicato nel Piano regionale dello sviluppo economico.
Dall'indagine è emerso un panorama dinamico per il settore "che ha positivamente accolto le linee regionali e le ha capitalizzate con azioni utili e mirate". Per quanto riguarda le cose da fare nel documento si auspica la necessità di favorire l'accesso e l'offerta dei servizi ai Ccn promuovendo una mobilità sostenibile e l'offerta di attrezzature, di definire un bollino di qualità, di dotare tutti i Ccn di un sito web e al contempo di strutturare un unico sito su scala regionale, di creare una fidelity card unica, di definire il ruolo delle Camere di commercio quali possibili soggetti finanziatori dei Cnn.
«Da tale indagine, frutto del lavoro della commissione Sviluppo economico e di tanti incontri con gli addetti ai lavori - ha specificato Ferrucci - è emerso un mondo da valorizzare, come dimostrano i numeri: oltre 100 centri per 10 mila negozi». 14 sono in provincia di Arezzo, 33 in provincia di Firenze, 12 a Grosseto, 15 a Livorno, 16 a Lucca, 7 a Massa, 17 a Pisa, 9 a Pistoia, 3 a Prato, 9 a Siena. Di questi, 16 a Firenze, 2 a Grosseto e 1 a Livorno risultano poco o per niente attivi.
I Ccn sono luoghi in cui valorizzare le produzioni locali di qualità, come il biologico a filiera corta e per Marina Staccioli (Gruppo misto), specialmente nei piccoli paesi, diventano ambienti di integrazione, con ricaduta di ricchezza sul territorio. «La Regione dovrebbe crederci di più e sostenerli in maniera più incisiva, per la loro storia e tradizione ma anche come vere e proprie eccellenze da valorizzare».