
[05/04/2012] News toscana
Oggi a Roma è stato presentato il Programma di miglioramento del trasporto regionale in Italia, organizzato da Ferrovie dello Stato. Alla presenza del ministro per lo Sviluppo economico, le infrastrutture e i trasporti, Corrado Passera, e dell'amministratore delegato di FS Italiane, Mauro, Moretti hanno partecipato all'evento, per la Toscana, il presidente della Regione Enrico Rossi e l'assessore ai trasporti Luca Ceccobao. I primi risultati dell'incontro sono stati sintetizzati dal presidente sul suo profilo Facebook: «Entro il 2012 arriveranno 60 nuove carrozze Vivalto, a due piani. Serviranno per allestire 12 nuovi treni che contribuiranno a migliorare il trasporto regionale. É la prima fornitura frutto di un acquisto di 150 carrozze (30 treni) entro il 2014, per un investimento da 250 milioni.
Se si pensa che oggi il 60% dei ritardi dipendono dai guasti al materiale rotabile, con l'arrivo di questi nuovi vagoni puntualità e confort sono destinati a migliorare. É una buona occasione anche per la Breda che costruirà le carrozze. Si tratta ora di vigilare sul rispetto dei tempi di consegna. E noi lo faremo», ha concluso Rossi.
I nuovi treni "bipiano" dovrebbero servire a ridurre i disagi e rendere più competitivo il trasporto regionale su ferro. Numerose sono le lamentele dei passeggeri, ad esempio nella tratta Pisa-Firenze e sulla Faentina (oggetto di una mozione oggi in Consiglio), con persone che non trovano posto a sedere. A tal proposito, il Vivalto che verrà utilizzato sulla tratta Pisa-Firenze garantisce un'offerta di posti elevata in rapporto alla lunghezza del convoglio, dai 601 attuali si passa a 720.
Questi nuovi treni portano con se il significato di un aumento dell'attività produttiva dedicata alla mobilità sostenibile in Toscana. Complessivamente sono 350 le nuove carrozze tipo Vivalto, entrate in produzione nelle officine di AnsaldoBreda (nei siti produttivi di Pistoia, Verona, Santhià e Reggio Calabria), che nel dicembre del 2009 si aggiudicò la commessa. «L'impegno di Trenitalia nel fornire servizi sempre più adeguati alle esigenze dei pendolari sta dunque producendo risultati concreti, coinvolgendo anche l'industria ferroviaria e il suo indotto - si legge in una nota dell'azienda - e non si ferma di fronte al nuovo quadro legislativo di riferimento per il settore ferroviario, e neppure nonostante i suoi ricavi unitari nel trasporto regionale (12,9 centesimi di euro a passeggero-km) siano molto inferiori a quelli registrati nei Paesi europei presi spesso a riferimento (22,9 in Francia e 19,5 in Germania)».