[06/04/2012] News

Francia due incidenti nucleari rendono ancora più radioattiva la campagna elettorale

«La fuga da un giunto del circuito di raffreddamento del reattore 2 della centrale nucleare  di  Penly (Seine-Maritime)  è stata colmata dalle 4,00 di questa mattina -  lo assicura il colosso nucleare Edf in un comunicato - . L'incidente non ha avuto alcuna conseguenza sull'ambiente. Dalle ore 4 di questa mattina non c'è più una fuga al livello del giunto di quella pompa. Questo ritorno alla normalità sul circuito di raffreddamento ha permesso di togliere il piano di mobilitazione interna alle 5,15».

Oggi, un'equipe tecnica dell'Autorité de sûreté nucléaire (Asn) ispezionerà l'impianto. Ma ieri Edf aveva comunicato un'altra procedura di urgenza per il reattore di un'altra centrale nucleare, quella di Saint-Laurent-des-Eaux (centro), che si è spento automaticamente dopo un «Problema minore» al sistema idraulico.

La centrale de Penly sorge sulla costa tra  Dieppe e Tréport, ha due reattori nucleari ed è candidata ad accogliere  un nuovo reattore Epr, come quello costosissimo e contestatissimo di Flamanville (Manche), ma nell'ottobre 2011 il  governo ha deciso di rinviare l'avvio dell'enquête publique su questo progetto  dopo il disastro di Fukushima Daiichi e per la crescente ostilità verso le nuove centrali nucleari che sta provocando scossoni anche nella campagna elettorale per le presidenziali del 22 aprile e il ballottaggio del 6 maggio. L'imbarazzo è enorme e la corsa a minimizzare frenetica: proprio mentre avvenivano i due incidenti a Penly e Saint-Laurent-des-Eaux il presidente francese Nicola Sarkozy presentava alla stampa il suo programma che ribadisce la scelta nucleare, mentre il  suo rivale più accreditato, Francois Hollande del Partito socialista, ha promesso un'uscita "morbida" e "progressiva"  (ma non ancora totale) dal nucleare.

La ricostruzione di Edf su quanto è accaduto a Penly è questa: «L'incidente è iniziato giovedì verso  le 12,20 con una segnalazione di emissione di fumo nell'edificio del reattore dell'unità di produzione n° 2  della centrale di Penly. I  sistemi di sicurezza si sono accesi normalmente e il reattore si è arrestato automaticamente». Alle 13,15 sono intervenuti i pompieri in tenuta anti-radiazioni per «Estinguere due focolai» su «Piccole fuoriuscite di olio, al livello di una pompa di raffreddamento del  circuito primario».

Solo in serata Edf ha annunciato la fuga d'acqua «Su un giunto» della pompa di raffreddamento, causata dall'incendio. Ma assicura che l'acqua radioattiva  è stata «Raccolta in dei depositi previsti a tale scopo all'interno dell'edificio del reattore».

La fuga d'acqua non è stata di poco conto: all'inizio è stata stimata in 2.300 litri all'ora che sono diminuiti in seguito, fino ad essere portati stanotte ai «Valori previsti».

Il reattore 2 della centrale nucleare di Penly è stato messo "in raffreddamento" nella notte tra il 5 e il 6 aprile, dopo aver subito un arresto automatico per qualche ora dopo un incidente. L'Autorité de sûreté nucléaire (Asn) in un comunicato inviato stanotte tranquillizza: «Questo incidente non ha alcuna conseguenza sull'ambiente. L'Asn ha provvisoriamente classificato questo avvenimento al livello 1 sulla scala Ines,  che va da  1 (anomalia) a 7 (incidente grave)». Secondo l'Asn la fuoriuscita d'acqua dal circuito primario del reattore «E' stata in  seguito ricondotta a dei valori previsti,  vale a dire al di sotto dei valori massimi ammissibili in funzionamento normale». Alla fine, stanotte il direttore generale del'Asn, , Jean-Christoph Niel, ha ammesso che c'è anche un ferito, una persona che si è ustionata durante l'intervento nell'edificio del reattore, ma secondo le informazioni date da Edf all'Asn  «Si tratta di una ferita limitata - ha detto NIel  -  Nessuna contaminazione radioattiva è stata rilevata sulle  29 persone che sono entrate nell'edificio del reattore per estinguere i focolai». L'agenzia nucleare francese dice che l'acqua radioattiva fuoriuscita è stata «Raccolta da dei circuiti previsti a questo riguardo», poi ha tolto il  dispositivo di crisi che aveva dichiarato. 

Ma Yannick Rousselet, un esperto di nucleare di Greenpeace France, non è affatto tranquillo ed ha spiegato  all'Afp: «Il circuito primario è quello che circola nel serbatoio (del reattore), quello che raffredda direttamente il combustibile. Una fuga dal primario è evidentemente molto importante. E' una cosa seria. E' evidente che per il momento non si può dire che sia grave a livello di conseguenze ambientali o di salute esterne perché per il momento non c'è niente. Al contrario, in termini di tipo di incidente, è un incidente grave nel senso della sicurezza . Spero che l'Asn esiga un controllo di tutte le pompe delle centrali nucleari».

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