
[06/04/2012] News toscana
Proprio ieri la direzione generale per la sicurezza stradale del ministero Infrastrutture e Trasporti ha accolto la proposta della Federazione italiana Amici della Bicicletta (vedi pezzo su green nazionale) che prevede di andare contro mano su tutte quelle strade "larghe almeno 4,25 metri, in zone con limite di 30 km/h, nelle zone a traffico limitato e in assenza di traffico pesante".
Sono caratteristiche che si ritrovano in tutto il centro storico fiorentino, per questo la lista di cittadinanza perUnaltracittà che da tempo si occupa della questione, ha preso la palla al balzo «Il comune di Firenze prenda il coraggio a due mani e permetta da subito la circolazione delle biciclette nei due sensi di marcia nelle strade a senso unico- ha dichiarato il capogruppo Ornella De Zordo- Fino ad oggi l'amministrazione ha ostacolato questa soluzione di civiltà già adottata da molte città europee e da alcuni comuni italiani virtuosi, come ad esempio Reggio Emilia».
Questa è una soluzione che se ben preparata e comunicata adeguatamente, nelle strade dove non possono essere inserite piste ciclabili protette, può favorire l'uso della bicicletta a patto che automobilisti e ciclisti abbiano anche spiccato senso civico.
«Fino ad oggi la giunta Renzi ha fatto poco o nulla per favorire l'uso della bicicletta - ha continuato De Zordo -, nonostante le decisioni prese in Consiglio comunale e le ripetute promesse fatte a partire dalla campagna elettorale. In due anni e mezzo ha aumentato di solo 7 chilometri le piste ciclabili rispetto ai 25 promessi e non installa a sufficienza le rastrelliere, così che sono tantissime le bici allucchettate ai pali e alle ringhiere. Eppure ci sono atti del Consiglio, a partire dalla mozione presentata da perUnaltracittà e approvata all'unanimità nel novembre 2009, che indicano le cose da fare: dal collegamento della rete ciclabile con i Poli universitari e i Comuni limitrofi, al transito bidirezionale bici in tutte le zone pedonali, dal servizio di bike sharing al trasporto delle biciclette sul tram, dal piano della sosta delle bici alla pulizia delle rastrelliere, fino all'aumento degli stanziamenti per la mobilità elementare e ciclabile attraverso le quote derivanti dalle multe come previsto dalla legge 366/98» ha concluso de Zordo.
I mondiali di ciclismo del 2013 potrebbero rappresentare un'occasione anche per il miglioramento del sistema ciclabile utilizzato da circa trentamila fiorentini.