[11/04/2012] News toscana

L'ambiente per alimentare l'economia della felicità, un incontro al Parco dell'Arcipelago Toscano

Si annuncia molto interessante il convegno "L'ambiente per alimentare l'economia della felicità: viverlo, comunicarlo e salvaguardarlo." che si terrà il 21 aprile alle ore 10,00 nella sede del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, nell'ex tonnara dell'Enfola a Portoferraio. I protagonisti di questo incontro Francesco Pira, sociologo, giornalista, docente universitario e consigliere nazionale dell'Associazione italiana della Comunicazione Pubblica, Luciano Canova, un giovane docente di economia della Scuola di Formazione post universitaria Enrico Mattei di Milano, conosciuto per il suo libro "Una gabbia andò a cercare l'uccello. L'ambiente ed il suo valore", e il presidente di Federparchi e del Parco della Maremma, Giampiero Sammuri che parlerà del valore dei Parchi in Italia.

L'intervento di Pira si concentrerà sulle relazioni umane dei nostri tempi e sulle molte contraddizioni che viviamo: «Le tecnologie ci avvicinano ma a volte ci rendono più soli. Noi che dipendiamo gli uni dagli altri, ci teniamo collegati ad un social network , un modo per avere e dare immediata serenità. Magari non la felicità. Ma come si concilia la salvaguardia dell'ambiente con il nostro modo compulsivo di essere sempre in rete e la nostra ricerca del benessere?»

Canova invece spiegherà come la felicità si realizza in un contesto di relazione in cui l'uomo interagisce con un altro e con l'ambiente: «Senza la natura l'uomo è solo, ovvero senza i frutti della terra e, per di più, senza i suoi simili. Dunque, è un infelice. Ne segue che la felicità per esistere necessita dell'etica e dell'ambiente e pertanto, parlare di felicità, significa anche parlare delle sue genitrici».

In una nota l'Ente Parco spiega che «Il Festival del Camminare: una bella occasione per uscire dalle mura che ci siamo costruiti intorno e che ci separano sempre di più dalla condivisione di esperienze insieme agli altri e dal contatto diretto con la natura, modalità tipiche del modo di vivere di un secolo fa e dei piccoli borghi. Oggi per colpa o per merito della mediazione tecnologica è possibile relazionarsi senza entrare in contatto, siamo più vicini e più distanti allo stesso tempo. E' incredibile ma capita di vedere stupore nelle persone di fronte alla bellezza della natura dal vero. Il virtuale ha un po' illuso le nostre percezioni ma il virtuale non ha ancora raggiunto la perfezione trasmettendoci tutti dati al completo... profumi, carezze, brezze.....non possono ancora essere surrogate. Ritrovarsi e recuperare queste emozioni all'aria aperta insieme ad altri, conoscere persone nuove in mezzo alla natura più generosa che conosciamo, può essere davvero rigenerante per il corpo e per lo spirito e... perché no? La ricetta per recuperare pillole di felicità».

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