
[13/04/2012] News toscana
A Prato da diversi anni è stato costituito il Gruppo Interforze "Progetto Patto per Prato Sicura" coordinato dalla Prefettura e di cui fanno parte Enti a vario titolo coinvolti nel sistema dei controlli (Arpat, Asl, Ispettorato del Lavoro, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Polizia Municipale, Vigili del Fuoco, ecc.). In questo contesto Arpat, insieme ad altri enti, ha partecipato ieri ad un intervento di controllo mirato a verificare la regolarità di aziende tessili del territorio pratese.
«L'intervento è stato promosso a seguito del diffondersi sul mercato di prodotti a prezzi tali da far desumere il ricorso a pratiche commerciali illegali, quali l'utilizzo di manodopera in nero, di prodotti chimici non a norma, uniti all'evasione fiscale» hanno spiegato dall'Agenzia per l'ambiente. L'intensificarsi di questo tipo di controlli interdisciplinari è dovuta anche alla mutata fisionomia del Distretto tessile pratese nel corso dell'ultimo decennio, anche a seguito del crescente diffondersi di microimprese gestite da cinesi. Dal tradizionale settore di tessuti e filati, la produzione si è spostata verso articoli di abbigliamento con uso di molteplici tipologie di tessuti per i quali è frequente anche il ricorso a procedimenti di stampa. Il controllo messo in campo dal Gruppo interforze si è concentrato in modo contemporaneo su quattro aziende individuate secondo criteri e priorità specifiche.
«Non sono state rilevate particolari difformità, per quanto di nostra competenza, rispetto agli atti autorizzativi in possesso di ciascuna azienda controllata- hanno dichiarato da Arpat- L'esito positivo è probabilmente da imputare anche ai numerosi e controlli già effettuati in passato dal Dipartimento di Prato, a seguito dei quali erano già stati emessi sia pareri di supporto alla provincia di Prato, sia comunicazioni di notizie di reato. In una sola azienda è stato accertato un prodotto chimico con presenza di idrocarburi alifatici superiori al 6%, non conformi all'atto autorizzativo. Il prodotto è stato sottoposto a sequestro». Le indagini devono comunque ancora concludersi completamente in quanto sono state richieste integrazioni sulla documentazione in buona parte già acquisita durante il controllo.