
[16/04/2012] News toscana
L'Ato centro potrebbe avvalersi dell'articolo 25 del decreto "CrescItalia" (D.l. 24 del 24 gennaio 2012) che permette l'affidamento in house all'azienda "risultante dall'integrazione operativa di preesistenti gestioni dirette o in house perfezionata entro il termine del 31 dicembre 2012". Come dire: una proroga dell'affidamento del servizio al gestore unico (per gli Ato che non hanno ancora bandito la gara) che comunque "non può essere superiore a tre anni".
In pratica, secondo quanto stabilito dalla normativa del Governo Monti, il gestore unico potrebbe nascere dalla "fusione" delle società di gestione pubbliche o a maggioranza pubblica Asm (Prato), Publiambiente (Empoli-Valdelsa-Pistoia), Cis (Quarrata-Montale-Agliana), Quadrifoglio (Firenze). A sostenere questa ipotesi ci sono i maggiori comuni dell'autorità di ambito: Firenze, Pistoia e Empoli.
Il percorso sarebbe un "piano B" rispetto a quanto già deliberato dall'Ato nel 2010 che aveva previsto (entro il 30 aprile) la pubblicazione del bando di gara per l'affidamento del servizio. Fino ad oggi nessuna decisione, però, è stata formalizzata, tanto che la Regione ha diffidato l'Ato a bandire la gara entro i termini stabiliti. Secondo il presidente e amministratore delegato di Publiambiente, Paolo Regini, la situazione deve essere chiarita al più presto. «L'Ato farà delle valutazioni. Non è da escludere che si possa sfruttare il decreto sulle liberalizzazioni ma a questo punto è importante fare presto», ha spiegato Regini.
A lanciare l'idea della "fusione" sugli organi di stampa, negli ultimi giorni, è stato il sindaco di Firenze Matteo Renzi che ha chiesto «un'unica azienda per la gestione dei rifiuti per le tre province di Firenze, Prato e Pistoia già nei prossimi mesi». Ma qui, il problema non è tanto l'obiettivo (la creazione del gestore unico) già previsto dalla legge regionale.
Le difficoltà già alla base dei ritardi e delle proroghe, riguardano piuttosto il "metodo" con il quale raggiungere l'obiettivo. Le strategie, d'altronde, nella nostra Regione, potrebbero essere di diverso tipo: l'Ato costa ha optato per l'affidamento diretto attraverso la cessione del 40% a un socio privato della newco formata dalla società di gestione dei rifiuti a maggioranza pubbliche; l'Ato sud ha invece deciso di sfruttare la possibilità dell'affidamento del servizio tramite gara. Per quanto riguarda l'Ato centro, invece, alla luce delle recenti aggiornamenti normativi del settore dei servizi, il quadro appare ancora molto fluido.
Affidamento tramite gara o "fusione"? «Al momento, l'unico atto formale è quello dell'Ato che prevede l'affidamento del servizio tramite gara. In ogni caso, i comuni possono fare le verifiche e gli accertamenti che ritengono opportuni e poi decidere quale delle due possibilità scegliere», ha spiegato Regini.
Sul tavolo, nel caso dell'Ato centro, ci sono ancora da sviluppare e definire le convenzioni con gli impianti non inclusi nella pianificazione provinciale e interprovinciale. Per poter "sfruttare" il decreto "CrescItalia", le aziende a partecipazione pubblica Asm (Prato), Publiambiente (Empoli-Valdelsa-Pistoia), Cis (Quarrata-Montale-Agliana), Quadrifoglio (Firenze) devono formalizzare la "fusione" entro il al 31 dicembre 2012.