[16/04/2012] News

Kyoto, progetti Cdm nei paesi in via di sviluppo: raggiunta quota 4000

Sono 74 i paesi in via di sviluppo che hanno attuato progetti attraverso il Clean development mechanism (Cdm), il meccanismo internazionale che indirizza investimenti in energia pulita e tecnologie per la riduzione dei gas serra nell'ambito del protocollo di Kyoto. Tra piccoli e grandi sono 4000 i progetti già realizzati, l'ultimo dei quali riguarda l'eolico nello stato di Maharashtra, in India, che ha l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra di 21.807 tonnellate l'anno. «Il Cdm continua a svilupparsi e a migliorare e sta dando risultati oltre le aspettative iniziali» ha dichiarato Christiana Figueres (Nella foto), segretario esecutivo della Convenzione Onu sul clima (Unfccc).

Il sistema, previsto dall'articolo 12 del protocollo di Kyoto, permette alle imprese dei paesi industrializzati con vincoli di emissione di realizzare progetti che mirano alla riduzione delle emissioni di gas serra nei paesi in via di sviluppo che non hanno vincoli di emissione. L'obiettivo del Cdm è quello di migliorare le produzioni green e rendere più sostenibile lo sviluppo nei paesi emergenti ma anche favorire gli adempimenti per il settore pubblico e privato, previsti dagli obblighi derivanti dal protocollo di Kyōto, attraverso l'utilizzo dei crediti di emissioni o Cer (Certified emission reductions). Alla conferenza Onu sul clima che si è svolta a Durban lo scorso anno i governi  hanno confermato il ruolo chiave dei meccanismi Cdm e quindi del mercato delle emissioni. «L'accordo per un secondo periodo di impegno del protocollo di Kyoto è stato vitale per portare avanti la collaborazione internazionale sui cambiamenti climatici- ha aggiunto Figueres- Ovunque portino i negoziati futuri sul clima, il coinvolgimento del settore privato sarà essenziale, insieme a meccanismi come il Cdm». 

I Cdm possono rappresentare un'occasione di collaborazione tra il mondo delle imprese (in particolare quelle impegnate in percorsi di responsabilità sociale) e il settore no profit, un'opportunità che fino ad oggi le Ong italiane hanno colto marginalmente. A tal proposito il Cosv (Coordinamento organizzazioni per il servizio volontario) in collaborazione con Federchimica, organizza per il 19 aprile a Milano (sala conferenze dell'Acquario, viale Gadio 2, ore 9-13) un seminario di approfondimento sul tema. «Attraverso questo seminario vorremmo provare a rendere più evidente alle Ong le possibilità di poter co-finanziare progetti attraverso il Cdm e il Mercato volontario dei crediti, e di comprendere come soggetti profit e non profit interessati all'argomento possano creare partnership funzionali alla gestione di progetti» hanno dichiarato dal  Cosv.

 

 

Il programma

09.30  Apertura dei lavori - Claudia Cui direzione progetti Cosv

09.45  Saluti del comune di Milano Marco Grandi

10.00  Profit non-profit: un approccio possibile? a cura di Claudio Ceravolo Link2007

10.20  Lo schema del Cdm e l'interazione positiva con l'industria chimica. Giuseppe Astarita, responsabile Servizio cambiamenti climatici, Federchimica  e SC Sviluppo Chimica S.p.A., Milano

10.45 Un caso di applicazione di A/R Cdm e Mercato volontario dei crediti di carbonio in Africa. Stefano Vaglio,  Università degli Studi di Firenze Carbon Sink Group S.r.l., Firenze

11.10 Come rendere "imprenditoriali" i progetti nei PVS: costruire un semplice Business Plan. Mario Castellaneta Associato Man.SE.F. Onlus, Milano

11,35 Esperienza e risultati di microfinanza nei Paesi in Via di Sviluppo.  Junio Valerio Palomba Sales Manager  South Pole Carbon Asset Management Ltd, Zurigo

12.00  Domande e risposte

12.30  Chiusura dei lavori - Cinzia Giudici presidente Cosv

Torna all'archivio