
[18/04/2012] News toscana
Greenreport lo sostiene da giorni e una conferma viene oggi da Confservizi Cispel Toscana: sulla siccità non è possibile abbassare la guardia. Le piogge di questi giorni hanno solo limitatamente ridotto i rischi di un prolungato stato di emergenza idrica nei prossimi mesi estivi. «Occorre pertanto che l'impegno contro la siccità prosegua, sia perché l'emergenza non è finita, sia perché questa può essere l'occasione per definire gli interventi necessari a mettere in sicurezza la Toscana per tutti i prossimi anni, indipendentemente dal verificarsi o meno della siccità nel corso del 2012, a causa della persistenza delle alterazioni climatiche» ha sottolineato Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana.
L'area centrale della nostra regione nel "cuore" del bacino dell'Arno è stata la più colpita dalla siccità, con l'invaso di Bilancino ridotto ai minimi storici della sua capacità di riempimento. Le piogge dello scorso week end, hanno prodotto un aumento di capacità del lago di circa 1,5-2 milioni di metri cubi, a fronte di un mancato riempimento invernale di circa 35. «Abbiamo insomma guadagnato una settimana di riserve idriche, ancora poco per consentirci di abbassare la guardia», ha aggiunto De Girolamo che poi ribadisce come oltre al risparmio idrico siano necessari interventi infrastrutturali per superare l'emergenza: «Solo gli investimenti fatti dai gestori negli scorsi anni, e previsti dai Piani di ambito ci hanno salvato dall'emergenza in questi mesi, e solo altri investimenti adesso ci consentiranno di non dovere affrontare ogni anno il tema dell'emergenza idrica, risolvendolo alla radice».
Aggiungiamo che sarebbe necessario un piano per il riutilizzo delle acque non convenzionali come le acque reflue depurate del settore idropotabile da impiegare nei settori agricolo e industriale. Intanto i gestori hanno individuato gli interventi urgentissimi da fare da qui all'estate, quelli da fare entro l'anno e quelli da fare nel medio periodo per risolvere strutturalmente le criticità. Nei prossimi giorni, informano, presenteranno il Piano nel dettaglio, sulla base di quanto già individuato nel Libro bianco presentato due anni fa alla Regione.
Cispel individua però alcune criticità: «Solo una parte degli investimenti necessari per far fronte all'emergenza idrica sono già contenuti nei Piani di ambito e coperti da tariffa - ha aggiunto De Girolamo - Una parte consistente di questi interventi sono ancora oggi privi di copertura economica. A questo si aggiunga che anche gli interventi già previsti dai Piani e coperti da tariffa sono di difficile realizzazione da parte dei gestori, in considerazione delle restrizioni al credito derivanti dalla crisi economico-finanziaria. Restrizioni aggravate dall'incertezza sul Metodo tariffario, dopo l'esito del referendum».
Quindi Cispel Confservizi Cispel Toscana chiede che si accelerino alcune decisioni: da parte dei commissari degli Ato l'inserimento delle opere per l'emergenza idrica nei Piani di ambito, in modo da assicurare la copertura tariffaria; la mobilitazione delle Regioni perché ministero dell'Ambiente e Autorità energia e gas adottino rapidamente i provvedimento che consentano l'emanazione rapida del nuovo Metodo tariffario nazionale; misure di sostegno al credito e ai finanziamento nel settore idrico. Secondo le aziende, non aiuta questa delicata situazione il mancato compimento della riforma voluta dalla Regione con la costituzione dell'Ato unico regionale. «E' assolutamente indispensabile che questo ente assuma tutti i suoi poteri e competenze entro il mese di giugno e non oltre, come previsto dalla legge regionale. Invitiamo quindi Giunta e Consiglio ad operare rapidamente», ha concluso De Girolamo.