[19/04/2012] News toscana
La Conferenza nazionale "Treni in Città", che si terrà domani a Firenze, promossa da Regione Toscana e Legambiente, si presenta interessante e speriamo utile per considerare l'intera catena della mobilità in ambito urbano.
In questa catena la bicicletta può e deve avere un ruolo fondamentale per offrire ai cittadini alternative praticabili all'uso del mezzo privato a motore. Le esperienze dei paesi esteri più avanzati nell'organizzazione della mobilità urbana collegata all'uso del treno lo dimostrano.
In Germania DB - Deutsche Bahn (cioè le Ferrovie tedesche) organizza direttamente un servizio di bike sharing (Call a bike) e nel Land Nord Rhein-Westfalen (il più popoloso della Germania) ha favorito la nascita di numerose ciclostazioni e comunque in ogni stazione ferroviaria esistono ampi e coperti spazi per la sosta delle biciclette. In Olanda OV Fiets, società partecipata da un'impresa ferroviaria, organizza un efficiente servizio di noleggio, custodia e assistenza per le biciclette presso le stazioni ferroviarie. In Svizzera FFS (Ferrovie Federali Svizzere) ha promosso attività di ciclostazioni, servizi di noleggio e una forma di bike sharing.
In Italia siamo ancora un po' indietro e si vedono solo rari segnali di miglioramento: la bicicletta alle stazioni viene considerata ancora prevalentemente un elemento di disturbo e degrado urbano.
In Toscana le cose vanno leggermente meglio: intanto in tutti i treni regionali è possibile portare con se la bicicletta. Poi il prezzo del trasporto della bicicletta, valido per un'intera giornata, è molto più ridotto di quello nazionale (salvo nelle ore di punta dei giorni feriali), è cioè 1,40 euro rispetto ai 3,50 euro nazionali. Infine è stato avviato un progetto di fattibilità per una rete regionale di ciclostazioni, che però ha riscontrato da parte dei Comuni su cui è stata impostata la sperimentazione una scarsa disponibilità, salvo poche eccezioni.
Se vogliamo aumentare l'uso del treno è necessario facilitare l'arrivo dei viaggiatori alle stazioni, in tutti i modi e fornendo la massima opportunità di scelta, anche a chi vuole arrivare in bicicletta.
In particolare tenuto conto che:
risulta indispensabile seguire le buone pratiche estere e puntare sull'integrazione bicicletta - treno.
Partendo quindi dall'esigenza condivisa di incrementare l'uso del treno (e dei mezzi pubblici in generale) si impone la necessità di prevedere, progettare, realizzare e poi gestire delle strutture specifiche per i viaggiatori in treno che vogliono arrivare alle stazioni in bicicletta.
Questa struttura - ciclostazioni, ciclo parcheggi, aree di sosta attrezzate, etc. - devono essere localizzate presso le stazioni ferroviarie, le fermate delle tramvie e le principali fermate del servizio di trasporto pubblico e devono essere servite da un'efficiente e sicura rete di percorsi ciclabili.