[23/04/2012] News

Sostenibilità: i programmi della Ue stanno fallendo gli obiettivi

Richiamo dei parlamentari europei alla commissione su riduzione delle emissioni e risparmio energetico

Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione che evidenzia le carenze dei programmi che dovrebbero portare al rispetto degli impegni sottoscritti dai Paesi membri per la riduzione delle emissioni ed il risparmio di energia. Il sesto piano di scadenze ambientali (Eap), sottolineano i parlamentari, avrebbe dovuto trovare attuazione entro il luglio prossimo, ma ‹‹è stato compromesso da una mancata attuazione... nei settori del controllo dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del trattamento delle acque reflue, dei rifiuti e della salvaguardia della natura››.

L'attuale programma, adottato nel 2001, ha dato origine ad alcuni tra i più accesi dibattiti all'interno dell'Unione, da quello sulla regolamentazione della riduzione delle sostanze chimiche tossiche (Reach) a quello sul sistema dei certificati Ets sulle emissioni nell'atmosfera, direttiva che ha provocato reazioni fortemente avverse da parte di Stati Uniti, Cina e India che si sono rifiutati di accettare le nuove regole minacciando addirittura contromisure commerciali. Nella loro risoluzione non vincolante, i deputati hanno invitato la Commissione ad elaborare entro la fine dell'anno un programma che prosegua sulla strada di quanto previsto dall'Eap e che nei prossimi 10 anni fornisca ‹‹un quadro generale›› delle azioni "ecologiche" ed un miglioramento della normativa ambientale, tra cui il regolamento Reach sulle sostanze chimiche e della politica agricola comune.

I deputati hanno anche invitato la Commissione ad includere una componente internazionale più forte nel suo prossimo programma per promuovere una globale "economia verde" in vista del summit ONU Rio +20 che si terrà in Brasile nel mese di giugno. L'eurodeputato tedesco Jo Leinen (socialisti e democratici), che ha redatto la risoluzione, ha esortato i ministri delle finanze dell'Ue a non annacquare gli sforzi per ‹‹ridurre la nostra impronta ambientale››. ‹‹Abbiamo bisogno di chiamare per un "environmentalisation" e rendere più ecologiche le politiche economiche››, ha detto l'eurodeputato tedesco prima della votazione a Strasburgo.

Ida Auken (foto), il ministro dell'Ambiente danese che ha presieduto la riunione, ha detto che la priorità di Eap dovrebbero essere quella di puntare sull'efficienza delle risorse e la produzione sostenibile. ‹‹È evidente che i paesi europei sono d'accordo che la transizione verde è l'unico modo dalla crisi››, ha detto Auken a conclusione di un incontro a Horsens (Danimarca) dei ministri dell'Ambiente.

Il Commissario per l'ambiente Janez Potočnik ha riconosciuto i ritardi dell'Unione europea. ‹‹Un'economia verde inclusiva sarà essenziale per la crescita e la eradicazione della povertà, offrendo opportunità a tutti i paesi del mondo e in tutte le fasi di sviluppo. Rispondere alle sfide poste dal vincolo delle risorse richiede a tutti noi di concentrarsi su obiettivi chiari in cinque "pilastri della vita": acqua, energia sostenibile, oceani, terra e degli ecosistemi e l'efficienza delle risorse e dei rifiuti, in particolare››, ha detto Potočnik.

 

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