[27/04/2012] News toscana

Verso la costituzione dell'Autorità idrica Toscana: il punto del commissario Periccioli

Oggi in Regione Toscana il commissario per la costituzione dell'Autorità idrica, Moreno Periccioli ha fatto il punto sull'andamento dei lavori. Come noto nel dicembre scorso la Regione ha varato una legge che va ad abolire i sei Ato dell'acqua e costituire un unico Ambito territoriale ottimale e una sola Autorità regionale per la gestione delle acque che sarà costituita entro l'estate «Stiamo rispettando perfettamente i tempi previsti dalla legge regionale. Questo mese saranno svolte tutte le conferenze nei vari territori per eleggere i rappresentanti che saranno presenti nell'assemblea dell'autorità. Entro giugno-luglio ci sarà la selezione del direttore generale e l'autorità sarà pronta entro l'estate. La scelta di creare un unico ambito- ha continuato Periccioli- è giusta per una migliore pianificazione, per riuscire a compiere un salto di qualità e per una migliore finalizzazione degli investimenti. Auspico in futuro di poter arrivare anche ad un gestore unico e che la scelta di un unico ambito possa rappresentare un incentivo per le aziende a unirsi e accorparsi». Il commissario ha poi ricordato che in Toscana, operano sei gestori, corrispondenti agli ex sei Ato, i cui contratti scadranno entro il 2026, che in 10 anni per la rete idrica sono stati investiti 1,3 miliardi di euro, ma che rimangono comunque ancora molte cose da fare. «Serve un piano strutturato che guardi al lungo periodo, che parta dalla realizzazione di un catasto completo delle acque disponibili nella regione e di un piano straordinario per la riduzione delle perdite per le quali i gestori investono 50 milioni di euro l'anno. Non meno necessarie sono anche politiche per il risparmio e il riuso delle acque».

Periccioli si è poi soffermato sulla questione delle tariffe «Le tariffe idriche diminuiranno tendenzialmente nel lungo periodo ma nel breve o medio non è pensabile. I gestori stanno applicando tariffe stabilite da un'autorità pubblica la quale opera in base alle leggi. Gli investimenti per l'acqua sono necessari e in una situazione come quella attuale non ci sono altri strumenti finanziari per poterli attuare se non la bolletta». Il commissario poi ha ricordato che dopo il referendum sull'acqua, che ha abrogato la remunerazione del 7% del capitale investito dal gestore nella bolletta, la determinazione delle nuove tariffe è stata affidata all'Autorità per l'energia e il gas «ma fintanto che non sarà predisposto il nuovo metodo valgono le leggi attuali. Serve pazienza e non ci devono essere iniziative improvvide da parte di singoli cittadini. Stanno infatti arrivando da parte alcune centinaia di lettere in cui i cittadini chiedono di cancellare dalla bolletta la remunerazione del capitale investito dalle aziende, arrivando anche a fenomeni di autoriduzione.

Occorre perciò fare chiarezza perché questi cittadini vanno incontro a delle more perché stanno andando contro le leggi».

La pazienza, dobbiamo dire, non è mancata. Vista la fase di stallo post referendum, durata mesi, il Forum italiano dei Movimenti per l'acqua solo per invitare al rispetto dell'esito referendario e a quanto stabilito dal Decreto del Presidente della Repubblica n.167, pubblicato in G.U. il 20 luglio 2011, che obbligava all'applicazione di quanto abrogato con il referendum dal giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta, ha lanciato la campagna di "obbedienza civile", che dopo varie iniziative di sollecito al rispetto della legge, arriva fino all'autoriduzione in bolletta.

In seguito all'iniziativa il ministro dell'Ambiente Clini qualche timido segnale lo ha lanciato, ma i tempi anche della stessa Autorità per l'energia e il gas che ora sta facendo una "ricognizione" appaiono biblici. In realtà, è giusto sottolinearlo, la questione dell'acqua nel nostro Paese non è certo tra quelle prioritarie per la politica e non solo da oggi, dove tra l'altro la crisi economica e la necessità di rilancio del paese nella direzione della sostenibilità offrirebbe perfino opportunità (a saperle cogliere). 

 

Torna all'archivio