
[30/04/2012] News
Le antilocapre (Antilocapra americana - pronghorn) sono un'icona della storia del Vecchio West. Negli Usa c'è una vecchia canzone che dice «Where the deer and the antelope play" (dove il cervo e l'antilope giocano». Infatti i coloni bianchi scambiarono questi animali per "antilopi", invece l'antilocapra è una specie tipicamente americana ed il mammifero più veloce dell'emisfero occidentale (raggiungono i 100 km orari) e il secondo del mondo dopo il ghepardo. Una velocità che si sarebbe evoluta per sfuggire ai velocissimi felini ora estinti che vivevano nel nord America. L'antilocapra è infatti l'unica specie sopravvissuta della famiglia Antilocapridae. Non si tratta di un'antilope ma di una stretta parente della pecora. L'antilocapra fu "scoperta" nel 1804-1806 dalla spedizione di Lewis e Clark in quello che è l'attuale Dakota. Il suo areale di distribuzione va dal sud del Canada (Saskatchewan e 'Alberta) fino agli Stati messicani di Sonora e alla Baja California. Negli Usa vivono sulle Montagne Rocciose e fino al fiume Missouri, ma in molte zone sono ormai estinte. In Messico e in Arizona è presente la sottospecie Antilocapra americana sonoriensis.
Mandrie di pronghorn un tempo vagavano per tutto il Texas ma oggi, mentre rimangono alcune popolazioni vitali in molte aree del Midwest, il loro areale nel Texas si è ridotto fino al punto di scomparire. Louis Harveson, direttore del Borderlands research institute della Sul Ross University spiega sui StateImpact Texas che «Le regioni del Trans-Pecos del Far West Texas e del Panhandle, in realtà sono i capisaldi del pronghorn nello Stato. Così la frammentazione degli habitat, l'invasione del bush, tutte queste cose, alla fine li hanno costretti davvero nell'ultimo rifugio nel West Texas. Circa 5 anni fa la gente in questo "ultimo rifugio" nel Trans-Pecos, dove una volta vagavano circa 17.000 antilocapre, ha notato che gli animali stavano scomparendo anche lì. In realtà non riuscivamo a capire cosa stava succedendo. Gli animali in realtà cadevano semplicemente morti nei campi. Non c'era predazione o nient'altro, morivano e basta».
Nel solo 2008 sono morti ben 3.000 pronghor e attualmente la popolazione di antilocapre del Far West Texas ammonta in tutto a circa 4.000 animali ed è ancora in calo. Nessuno sa bene perché, ma il Trans-Pecos pronghorn working group, una coalizione di scienziati, cacciatori e ambientalisti, ha scoperto un elevato numero elevato di parassiti nel loro sangue e una malnutrizione generalizzata nella specie, elementi acuiti dalla siccità. Harveson è convinto che «Le praterie potrebbero essere ammalate e gli animali stanno sono semplicemente subendo le conseguenze. Quindi stiamo cercando di capire un modo per invertire questa cosa».
L'anno scorso il Texas Parks and Wildlife ha trasferito con elicotteri 200 antilocapre dal Panhandle, dove c'è una popolazione stabile, nel Far West Texas, ma poco dopo si è scatenata la terribile siccità del 2011 e il ripopolamento e fallito a causa di una catena di incendi, siccità, ondate di calore e addirittura un'invasione di locuste: l'80% dei pronghorn trasferiti sono morti e Texas Parks and Wildlife ha sospeso tutti i progetti di recupero della specie in attesa che finisca la siccità.
Ma la lezione è servita ai ricercatori per capire quali siano i metodi alternativi per aiutare questi animali a riprendersi. Il grande incendio che ha devastato 3.000 acri a Rock House ha ucciso molte antilocapre ma due pronghorn dotati di radio collare sono sopravvissuti senza mai lasciare l'area e Harveson dice: «Non ho idea di cosa stiano mangiando gli animali, ma ci deve essere qualcosa nell'incendio che è effettivamente un bene per gli animali».
Ad aiutare le antilocapre a sopravvivere potrebbero essere stati anche le nuove recinzioni "pronghorn-friendly" che permettono loro di scappare, anche se gli allevatori di bestiame e gli allevatori non sembrano molto contenti, per questo i proprietari terrieri interessati a installare i recinti pronghorn-friendly hanno degli incentivi statali e federali che coprono i costi di installazione,migliorando anche la distribuzione dell'acqua. I proprietari del West Texas prima potevano far soldi anche vendendo licenze di caccia "sportiva" alle antilocapre, ma quei dollari sono andati in fumo mentre scomparivano i pronghorn e ormai si considerano fortunati se riescono a trovarne uno o due nei loro sterminati ranch.
Ma qualcosa non torna: le antilocapre vivono in Texas da migliaia di anni e siccità simili a quelle del 2011/2012 sono avvenute anche prima e probabilmente anche più gravi, ma la specie è sopravvissuta. Probabilmente, rispetto alle siccità precedenti all'arrivo dei coloni europei, i pronghorn ora soffrono per la concorrenza dei bovini di allevamento, anche se molti allevatori evitano ormai di far pascolare le mandrie nelle aree dove si accoppiano e partoriscono le antilocapre. Qualche speranza c'è grazie ad una nuova attenzione per l'ambiente e la fauna, ma se la siccità non finisce presto, delle antilocapre del Far West Texas resteranno solo i versi di una vecchia canzone.