[04/05/2012] News
Nelle settimane a cavallo tra la fine del 1922 e l'inizio del 1923 con due provvedimenti emessi a distanza di pochi giorni venivano istituite le prime aree protette italiane: il Parco Nazionale d'Abruzzo e quello del Gran Paradiso. Con questo atto l'Italia era il terzo paese europeo dopo Svezia e Spagna a istituire dei parchi nazionali.
I due parchi nascevano dalla volontà di una parte della comunità scientifica nazionale, di una parte dell'associazionismo turistico e sportivo e di alcune comunità locali e ciò fece in modo che la loro struttura organizzativa rispecchiasse questa genesi, grazie a un ente di gestione dotato di autonomia e fortemente rappresentativo.
A questo esordio precoce e di alto livello non avrebbe fatto seguito una storia altrettanto brillante: nel 1933 il fascismo avrebbe abolito gli enti autonomi, centralizzato e burocratizzato la gestione e creato due nuovi parchi (Stelvio e Circeo) per esigenze che poco avevano a che fare con la tutela ambientale.
Dalla metà degli anni Trenta, proprio mentre in tutta Europa cresce il movimento di creazione di parchi, il processo di allargamento del sistema delle aree protette italiane si sarebbe insomma e vani sarebbero stati i tentativi dell'immediato dopoguerra di istituire nuove riserve o di federare i quattro parchi storici esistenti. L'unico risultato che la tenacia di Renzo Videsott riuscì a favorire fu il ritorno alla gestione autonoma dei due parchi più antichi.
Le aree protette torneranno faticosamente d'attualità soltanto a partire dalla fine degli anni Sessanta quando inizierà una fase di grande slancio favorito dalle iniziative del giovane associazionismo ambientalista, dalle regioni appena costituite e da un ministero non più ingessato come nei decenni precedenti.
E' in questa nuova fase che il Parco Nazionale d'Abruzzo conquista una centralità strategica nell'ambientalismo italiano grazie a una gestione interna particolarmente avanzata e a un protagonismo che ne fa per un ventennio la punta di lancia di tutto il movimento italiano per le aree protette.
In anni vicini a noi, dopo un lungo periodo di difficoltà, la riserva abruzzese ha riconquistato l'autorevolezza di un tempo confermandosi il parco italiano più attivo a livello internazionale e allo stesso tempo la meta più ambita del turismo naturalistico nazionale. Nell'ambito di questa ripresa di iniziativa - pur gravata da drammatici tagli di bilancio - si collocano le celebrazioni per il novantesimo anniversario della fondazione del Parco che culmineranno con una cerimonia commemorativa in settembre.
Per dare il giusto rilievo alla dimensione storica, l'Ente Autonomo Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise ha però messo in cantiere anche un convegno scientifico che si terrà a Pescasseroli dal 18 al 20 maggio.
Esso, grazie a studiosi italiani e stranieri, avrà il compito di illuminare la genesi e i primi anni di vita della riserva, fino allo scioglimento dell'Ente, il contesto internazionale entro cui ebbe a collocarsi la sua nascita e le determinanti di lungo periodo che ne hanno caratterizzato l'esistenza.
I NOVANTA ANNI DEL PARCO: STORIA E BILANCI
Convegno storico. Pescasseroli 19-20 maggio 2012
Centro Visita Ente Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise
Venerdì 18 maggio
Ore 18.00 - 19.00
Saluto del Presidente
Presentazione del Parco a cura del direttore Dario Febbo e proiezione filmato
Sabato 19 maggio
Ore 9.00 - 13.00
Visita guidata dell'area protetta organizzata dal Parco
Ore 16.00 - 16.40
Saluti istituzionali
Ore 16.40 - 17.00
"Il saluto dei Parchi d'Italia" - Giampiero Sammuri (Federparchi)
"Il mio Parco" - Francesco Petretti (biologo)
Ore 17.00 - 19.00
PRIMA SESSIONE. GENESI E PRIMA FASE DELLA STORIA DEL PARCO
Presiede: Carlo Alberto Graziani (Università di Siena) "I notabili dell'Alta Val di Sangro e il loro ruolo nella genesi del Parco".
Lorenzo Arnone Sipari ("Ecostoria")."Il ruolo della comunità scientifica nazionale".
Franco Pedrotti (Università di Camerino).
"L'esempio statunitense e il Parco".
James Sievert (Aesch, Svizzera). "Conoscenze e politiche faunistiche alle origini del Parco e nella sua prima fase di esistenza".
Corradino Guacci (Società per la storia della fauna "G. Altobello").
Ore 19.00 - 20.00
Concerto di musica etnica abruzzese del gruppo "DisCanto"
Domenica 20 maggio
Ore 9.30 - 10.30
SECONDA SESSIONE. I PARCHI NAZIONALI DEI PAESI VICINI
Presiede: Franco Pedrotti (Università di Camerino) "Le Parc national suisse et l'internationalisation des questions environnementales au début du XXe siècle".
François Walter (Université de Genève). "Genèse des parcs nationaux français".
Henri Jaffeux (Ahpne, Paris).
Ore 11.00-13.00
TERZA SESSIONE. BILANCI DI LUNGO PERIODO
Presiede: Giuseppe Rossi (Presidente del Parco) "Le Comunità locali nella storia del Parco".
Alberto D'Orazio (Presidente della Comunità del Parco) "Il Diritto dell'Ambiente e l'Etica: autonomia o connubio? Il ruolo delle Aree Naturali Protette".
Gianluigi Ceruti (studioso e avvocato dell'ambiente) "Il Parco Nazionale d'Abruzzo e l'evoluzione del concetto di area protetta in Italia".
Carlo Alberto Graziani (Università di Siena) "Il Parco Nazionale d'Abruzzo e la protezione della natura in Italia: i ritorni di una centralità". Luigi Piccioni (Università della Calabria).
Ore 13.00 - 13.30
Interventi e conclusioni
Ore 13.30
Esibizione della Corale X Sinfonia di Pescasseroli e buffet presso la sede dell'Ente Parco