
[04/05/2012] News toscana
Il primo seminario - del ciclo dei quattro previsti per l'anno in corso - organizzato da CoSviG per i propri soci, si è svolto ieri nella sala del Palazzo Bizzarrini di Radicondoli. Tra i relatori, oltre al Direttore di CoSviG, Sergio Chiacchella, l'Assessore all'Ambiente, Energia, Cooperazione internazionale della Provincia di Siena, Gabriele Berni che ha illustrato il percorso che sta facendo l'amministrazione verso uno sviluppo sostenibile anche l'editore di Greenreport, Valerio Caramassi che si è soffermato sulla sostenibilità come motore di un nuovo sviluppo, mentre le conclusioni sono state affidate al direttore dell'Istituto di Management presso la Scuola Superiore Sant'Anna, Marco Frey.
L'appuntamento, presentato dal Presidente Piero Ceccarelli, è stato l'occasione per mettere a tema le opportunità che offre, per lo sviluppo del territorio, la scelta della sostenibilità come parametro di riferimento nella progettazione degli interventi finanziati con il fondo geotermico.
Il Fondo nella sua attuale versione, come ha spiegato il Direttore di CoSviG, Sergio Chiacchella, è frutto dell'Accordo generale della geotermia siglato fra Regione Toscana, Enel e territori nel 2008.
Prima di allora e a partire dalla prima legge nazionale che ha disciplinato il settore della ricerca e della coltivazione geotermica, era previsto un contributo per la compensazione dei territori - comuni e Regione- in cui erano presenti gli impianti di produzione geotermoelettrica, che doveva essere utilizzato per interventi legati allo sviluppo del territorio, favorendo la tutela ambientale.
Con l'accordo di programma del 2008 l'Enel si è impegnata a corrispondere -in aggiunta al contributo di compensazione previsto per legge - una quota in funzione della produzione complessiva, sino al 2024, che ha portato al territorio oltre 6,5 milioni di Euro l'anno.
La ripartizione delle risorse è affidata alla Regione attraverso l'elaborazione di piani triennali di Sviluppo da sottoporre al Tavolo Istituzionale, ed è CoSviG a redigere questo Piano che ha inoltre il compito di seguire la fase istruttoria dei progetti.
L'analisi dei progetti finanziati con le risorse sino ad ora afferite attraverso il fondo geotermico dai territori firmatari dell'accordo mette in evidenza - come ha illustrato Chiacchella- una prima fase in cui queste risorse sono state utilizzate per interventi tesi in particolare a risolvere i tanti problemi che un'amministrazione si trova a dover affrontare per offrire risposte alle necessità dei cittadini dovendo fare i conti con risorse sempre più scarse. Mentre nella seconda fase l'utilizzo delle risorse è stato orientato in particolare a finanziare interventi per il teleriscaldamento e la valorizzazione dei centri storici.
«Si sono privilegiate le esigenze dell'oggi - ha sottolineato il direttore di CoSviG - con una scarsa capacità di incidere su meccanismi di sviluppo futuro.
Dobbiamo allora capire meglio come progettare l'uso di queste risorse economiche in modo che possano contribuire a diventare un volano per lo sviluppo del territorio».
Perché «il traguardo che il territorio geotermico può e deve darsi - ha concluso Chiacchella - è riuscire a rispondere al primo obiettivo, ovvero di risolvere nell'immediato i problemi delle amministrazioni nel dare risposte in termini di servizi ai cittadini, con l'ambizione di contribuire a innescare processi che guardano al futuro e che hanno come obiettivo il miglioramento ambientale, sociale, economico e istituzionale attraverso una vera progettazione trasversale nei territori».