
[16/05/2012] News
Le associazioni ambientaliste scrivono a Clini
Cai Sicilia, Lipu-BirdLife Italia, Legambiente Sicilia, Marevivo e Wwf Sicilia hanno scritto al ministro dell'ambiente Corrado Clini per chiedere che «Il ministero attivi le procedure per la designazione dei rappresentanti delle Associazioni ambientaliste nelle Commissioni di riserva delle Aree marine protette» (Amp).
Le cinque associazioni ricordano a Clini che le Commissioni delle Amp siciliane sono state recentemente insediate, dopo anni di vacatio, ma «Risultano, inspiegabilmente composte in maniera incompleta, senza, cioè, rappresentante delle associazioni ambientaliste previsto per legge».
Secondo gli ambientalisti, «Tale scelta, operata in maniera discutibile dal precedente ministro Prestigiacomo negli ultimi giorni del suo mandato, risulta poco comprensibile e sicuramente poco proficua in termini di effettivo supporto alle Aree marine Protette, in quanto l'organismo preposto ad affiancare l'Ente gestore risulta squilibrato, spesso su posizioni al limite del contrasto con le finalità istitutive delle stesse Amp.
Cai, Lipu, Legambiente, Marevivo e Wwf scrivono a Clini che «L'esempio più eclatante è quello della Commissione di riserva dell'Area marina protetta delle Isole Egadi, dove l'avvio delle attività della Commissione ha coinciso con l'inasprirsi delle polemiche e delle opposizioni locali contro l'Ente gestore, il Comune di Favignana, dopo alcuni anni di ragionevole tranquillità in cui è stata positivamente riavviata la gestione della riserva». Polemiche che secondo le associazioni ambientaliste, dipendono «Dalla molto discutibile scelta, operata sempre dal precedente ministro Prestigiacomo, di nominare in qualità di esperto del ministro, un esponente locale dichiaratamente ostile, per ragioni meramente politiche, all'Amministrazione comunale a cui è affidata la gestione dell'Ampo».
Le 5 associazioni sottolineano che «Certe designazioni frettolose e vagamente politicizzate appaiono ancora più inopportune se nella medesima Commissione non viene dato spazio e voce, come prescritto dalla norma, ai rappresentanti delle associazioni ambientaliste, che hanno dichiarato la loro disponibilità a designare congiuntamente e di comune accordo i loro rappresentanti per ciascuna Area marina protetta».