[18/05/2012] News

Passera: «Realizzabili interventi per 100 miliardi nelle infrastrutture»

Legambiente: “Cambiare le priorità»

L'obiettivo del governo di attivare 100 miliardi di interventi infrastrutturali entro fine legislatura «appare realizzabile», lo ha detto oggi il ministro dello sviluppo economico, infrastrutture e trasporti, Corrado Passera presentando un nuovo sito internet sui cantieri in Italia. «Dei 100 miliardi per le infrastrutture, 27,7 «riguardano progetti approvati al Cipe, opere confermate e piano sud - ha spiegato Passera - queste opere creano occupazione, obiettivo fondamentale della nostra azione. Abbiamo misurato con una stima che i 27,7 miliardi si portano dietro circa 400.000 posti di lavoro di cui 280.000 già stabilizzati e 100-120.000 nuovi».

Il  ministro ha spiegato cos'è il nuovo sito sui cantieri: «Vuole mettere i cittadini in condizione di capire dove e come i soldi pubblici vengono impegnati». Quando si parla di infrastrutture e investimenti il dubbio dei cittadini è come, se e quando tutti questi annunci si concretizzano. Ogni opera avrà un nome e sarà possibile seguire la sua vita. Per questo abbiamo deciso di creare un meccanismo molto trasparente per il pubblico e per la stampa. È un lavoro in corso e il sito contiene le opere già deliberate dal Cipe con il governo Monti con l'obiettivo di inserire tutte le opere in corso di realizzazione. È previsto un aggiornamento trimestrale sullo stato di attuazione delle opere».

Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, è abbastanza preoccupato quando il governo annuncia  "infrastrutture" e  commenta così le dichiarazioni di Passera: «Bene il sito per la consultazione on-line dello stato di avanzamento delle opere, è un passo avanti nella trasparenza. Purtroppo però, la logica che accompagna questo progetto è ancora quella dei cantieri a prescindere da qualsiasi obiettivo di mobilità».

Legambiente sottolinea che «La priorità nell'elenco presentato dal ministro va ancora alle grandi opere di collegamento, in particolare stradali. Ma se negli ultimi dieci anni, anche attraverso la Legge Obiettivo, per la realizzazione di linee metropolitane è stato assegnato solo il 15% delle risorse nazionali a fronte del 72% dato a strade e autostrade, è ora necessario un cambio di prospettiva che metta la mobilità sostenibile nei centri urbani al centro delle politiche infrastrutturali. Il nuovo censimento Istat ha infatti messo in evidenza come oltre il 40% della popolazione italiana viva concentrata in 15 aree urbane che occupano meno del 9% del territorio italiano. E' evidente a tutti, quindi, in primis ai sindaci, che se non cambieranno le priorità infrastrutturali da parte del governo, per chi vive nelle città italiane non vi sarà alcuna speranza di uscire dalla attuale situazione di congestione e inquinamento».

Ecco i finanziamenti statali per tipologie di infrastrutture nel periodo 2002-2011 (per un totale di 82 miliardi e 938.600.00 euro): Strade e autostrade: 59.856.900.000 (72,1%), Linee ferroviarie nazionali e regionali: 10.348.200.000 (12,5%); Metropolitane: 12.733.500.000 (15,4 %). 

Zanchini conclude: «Chiediamo al governo e in particolare al ministro Passera di cambiare le priorità nell'elenco, privilegiando le aree urbane e gli investimenti per metropolitane, tram, ferrovie regionali, perché è qui che si registra il più grave ritardo rispetto all'Europa, e perché come confermano tutte le recenti ricerche, è proprio investendo nelle città che si può rilanciare l'economia, per cui è fondamentale che il Governo Monti abbia il coraggio di ridisegnare le scelte che riguardano le infrastrutture».

 

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