[21/05/2012] News toscana
E' arrivata questa mattina nel porto di Livorno l'unità specializzata Sentinel, la nave utilizzata per la ricerca e recupero dei fusti dispersi a nord dell'isola di Gorgona dalla Motonave Eurocargo Venezia. Lo ha fatto sapere la Capitaneria di porto di Livorno, che in un comunicato stampa ha annunciato l'avvio dell'intervento che doveva iniziare più di un mese fa.
Con un ritardo di circa un mese rispetto ai programmi, quindi, la Guardia costiera ha spiegato qual è il nuovo cronoprogramma (dopo quello reso noto nel mese di aprile). ‹‹La ricerca dei fusti ancora non individuati durerà circa una settimana e l'operazione sarà eseguita con l'utilizzo di tecniche analoghe a quelle impiegate durante la precedente campagna dalla nave scientifica Minerva Uno (sonar a scafo, side scan sonar, magnetometro a protoni e ROV), per il tratto di mare interessato dalla rotta intrapresa dalla nave Eurocargo Venezia, per una lunghezza di ulteriori 13 (tredici) miglia e per una larghezza di circa 1.500 metri (1.000 a dritta, 500 a sinistra), in diretta prosecuzione, verso ovest, dalla zona di rinvenimento dei fusti e dei due semirimorchi››.
Al termine della fase di ricerca inizierà l'operazione di recupero dei fusti individuati, sempre con l'utilizzo di nave Sentinel. In base al piano di monitoraggio ambientale concordato, il 2 maggio si è svolta una ulteriore battuta di pesca scientifica nella zona di rinvenimento dei fusti e dei due semiarticolati.
‹‹La Capitaneria di Porto, che continua a seguire anche questa fase, è presente a bordo della Sentinel con proprio personale: un Ufficiale della Guardia Costiera unitamente ad un militare del Reparto Ambientale Marino del Corpo delle Capitanerie di Porto››, si legge nella nota della Guardia Costiera. I 96 bidoni ritrovati, sono solo una parte del carico disperso. All'appello mancano altri 102 fusti (in totale, secondo il ministro dell'Ambiente 224, dei quali solo 26 sono arrivati nel porto di Genova). Con il loro contenuto di ossidi di nichel, vanadio e molibdeno esausto (ciascun fusto contiene circa 170/180 Kg di materiale racchiuso in sacchi di plastica) il pericolo è ancora molto concreto e l'individuazione dei bidoni è solo la prima parte di una vicenda ancora lontana dall'essere conclusa.