[22/05/2012] News toscana

Bacino dell’Arno, carenza idrica: la situazione è migliorata ma l'emergenza non è scongiurata

Le piogge dell'ultimo periodo sono state una manna per il bacino dell'Arno ma, considerata la disponibilità idrica della fine di marzo, ad oggi non è possibile fare previsioni ottimistiche, soprattutto per la stagione autunnale. Questo in estrema sintesi è quanto emerso dalla riunione odierna all'Autorità di bacino, della Commissione tutela delle acque presieduta da Gaia Checcucci (nella foto), Segretario generale dell'Autorità di bacino del fiume Arno, a cui hanno partecipato i rappresentanti delle province di Firenze, Arezzo, Siena, Pistoia, Pisa, Prato, Publiacqua e gli altri gestori del servizio, gli Ato,  le Prefetture , l'Ufficio Dighe e i Vigili del fuoco.

Rispetto alla proclamazione dello stato di emergenza diramato dalla Regione Toscana lo scorso 2 aprile, la situazione è migliorata notevolmente ma ancora non è possibile abbassare la guardia. «Le precipitazioni degli ultimi due mesi, seppur generose, purtroppo non sono state sufficienti a far risalire la falda freatica e l'invaso del Mugello - ha dichiarato Checcucci - Prendendo in esame il periodo degli ultimi 6 mesi, da dicembre a maggio, il livello delle precipitazioni su tutto il territorio dell'Arno è ben al di sotto di quello medio del periodo.

Negli ultimi sei mesi abbiamo avuto oltre il 50 per cento in meno di pioggia rispetto a quella caduta nello stesso periodo nel 2010, e del 10 per cento in meno rispetto a quella piovuta del 2011. Infatti, nonostante le ultime piogge, il lago di Bilancino raggiunge solamente 48 milioni di metri cubi, un volume non solo ben lontano dal massimo dei 69 milioni di metri cubi, ma anche mai così basso, in questo periodo, nei 12 anni di gestione dell'invaso». 

Quindi il segretario dell'Autorità di bacino, insieme all'assessore all'Ambiente della Provincia di Firenze, Renzo Crescioli, invitano i cittadini ad un uso responsabile della risorsa evitando gli sprechi e riducendo il consumo giornaliero di acqua: tra l'altro, pare che gli stessi cittadini, fortunatamente, abbiano ben risposto alle ordinanze di divieto di innaffiamento e di utilizzo per usi non idropotabili, emanate nei mesi scorsi da comuni e province. 

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