[31/05/2012] News

Microgeneratore israeliano trova le perdite delle reti idriche e produce energia dal flusso nei tubi

Le rotture e i malfunzionamenti delle reti idriche causano la perdita di enormi quantità d'acqua ed hanno spinto numerose "water-tech companies" di tutto il mondo a trovare soluzioni per il loro monitoraggio e riparazione. Spesso, questi dispositivi di monitoraggio dipendono dall'energia elettrica e sono alimentati da batterie. Ora la startup Hydrospin, che ha sede nel Kibbutz Lavi, nel nord di Israele, ha sviluppato una soluzione che incorpora micro-generatori che producono energia elettrica dal flusso d'acqua all'interno di tubi.

Questi generatori producono abbastanza elettricità da poter monitorare le acque con un sistema di alimentazione "power smart" e dispositivi di trasmissione che forniscono informazioni su flussi di acqua insoliti, perdite o altri problemi.

Hydrospin ha sviluppato i generatori in due anni di ricerche per eliminare la necessità di batterie e il suo amministratore delegato, Gabby Czertok, spiega che «La maggior parte delle batterie hanno una durata di soli due anni. Le batterie sono all'origine di due problemi: in primo luogo, le batterie utilizzate non possono essere riciclate, quindi non sono ecologiche. In secondo luogo, sostituire le batterie è costoso e provoca disturbi nelle reti idriche durante la sostituzione». 

HydroSpin è sostenuta dalla Ventures Kinrot, il più grande water seed investor del mondo, e nel 2011 è stata selezionata dal giornale Calcalist come una delle 5 aziende cleantech più promettenti di Israele.

Il sistema HydroSpin, sviluppato da Dani Peleg, è costituito da un insieme unico di generatori nei tubi che producono elettricità dal flusso di acqua all'interno di tubi di distribuzione. Il sistema è in grado di produrre elettricità senza comportare perdite d'acqua. Un vantaggio di questa nuova tecnologia idrica è che consente un migliore controllo delle reti idriche grazie al fatto che i sensori e dispositivi di misurazione non sono più limitati alle posizioni che possono essere collegate all'elettricità: con il generatore HydroSpin, i dispositivi di monitoraggio possono essere posizionati in qualsiasi punto della rete idrica.

Secondo Czertok, «Un altro vantaggio è che i dispositivi di trasmissione sono in grado di trasferire dati in modo continuo, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, consentendo ai clienti di ottimizzare la propria rete. I dati trasmessi dai monitor al server non sono più limitati dalla quantità di energia disponibile attraverso le batterie. I lavori di manutenzione del sistema non richiedono alcun intervento umano e possono essere fatti tramite un telecomando. Ha il vantaggio di non disturbare il flusso dell'acqua all'interno delle tubazioni. Il sistema produce energia sufficiente per alimentare i dispositivi di monitoraggio».

Il problema sono i costi: il sistema HydroSpin è relativamente più caro rispetto ai normali sistemi a batterie, ma Czertok è convinto che la tecnologia israeliana «Può creare un maggiore ritorno sugli investimenti. Città come Londra stanno spendendo enormi quantità di denaro ogni anno per sostituire le batterie dei dispositivi di monitoraggio. A Londra, la city deve sostituire 3.000 batterie ogni tre anni e il costo di ogni batteria è alto. Il mercato dei sistemi idrici intelligenti sarà di oltre 20 miliardi entro il 2020 e HydroSpin, con il nostro dispositivo, sta cavalcando l'onda di qualcosa di importante che sta accadendo nel mondo». 

Torna all'archivio