
[05/06/2012] News toscana
In un'Europa che consuma ogni anno 8 miliardi di materie prime, le materie prime seconde (e non solo) possono svolgere un ruolo fondamentale nella direzione della sostenibilità ambientale dei processi produttivi. Una di queste è il Conglomix, un mix di scarti dell'attività siderurgica della Lucchini (polveri e scorie di acciaieria e di altoforno) che miscelati a una quantità ridotta di materiale inerte e addizionati con sostanze reagenti, permettono di ottenere un prodotto finito riutilizzabile per vari scopi, in particolare per i sottofondi stradali. A produrlo sarà la Tap, la piattaforma polifunzionale per la produzione di miscele idrauliche catalizzate, più conosciuta come piattaforma Tap, che alloggia a fianco della discarica di Ischia di Crociano, presso Piombino.
Oggi, nel giorno inaugurale di "Quanto Basta", il festival dell'economia ecologica in programma a Piombino fino al 10 giugno, sarà il presidente di Tap e Asiu, Fulvio Murzi, a ripercorre la storia del progetto e a illustrare le opportunità e i servizi che potenzialmente la piattaforma può offrire.
«Per quanto riguarda la Tap, le tipologie di trattamento sono molteplici e non sono esclusi in futuro i trattamenti di ceneri di scarto dei termovalorizzatori, per esempio. Sul Conglomix, invece, ormai manca solo un ultimo tassello per la chiusura dell'iter autorizzativo, un ultimo passaggio che consiste in alcune certificazioni finali per avviare la commercializzazione il Conglomix. Il suo utilizzo ideale è quello dei sottofondi stradali, ma può essere impiegato anche in molte altri contesti. Nel nostro impianto, per esempio, lo abbiamo utilizzato per pavimentazione», ha spiegato Murzi. Oltre a essere una valida soluzione per la riduzione dell'uso delle materie prime e dei suoi flussi, il Conglomix ha mostrato di avere le carte in regola, anche in termini di prezzi, per essere proposto sul mercato.
Nell'estate scorsa, il presidente di Sat Antonio Bargone, dichiarò pubblicamente la propria disponibilità a tenere in considerazione l'innovativo prodotto per un suo utilizzo nella realizzazione dell'Autostrada Tirrenica. «So che per l'Autostrada nel suo complesso ci sono stati dei rallentamenti e anche noi siamo in attesa di novità, ma confermo che da parte di Sat c'è stato, e c'è tuttora, un interessamento al Conglomix», ha dichiarato Murzi.
Quella di oggi potrebbe essere comunque un'occasione per approfondire anche questo tema. Coordinati dal giornalista del Tirreno Giorgio Pasquinucci, insieme al dirigente del dipartimento Ambiente della Provincia di Livorno Andrea Rafanelli, e a Roberto Pietrini dell'Arpat, Murzi presenterà il Conglomix alla platea di "Quanto Basta". All'incontro parteciperà anche l'assessore provinciale all'Ambiente Nicola Nista. «Oltre al Conglomix, e al brevetto per il recupero di energia dall'idrogeno prodotto dal lavaggio delle scorie concretizzato un mini-impianto funzionante, mi soffermerò sul metodo di lavoro che abbiamo utilizzato per impostare l'iter autorizzativo e ottenere le autorizzazioni. Nel pieno rispetto dei ruoli, e con la massima trasparenza, abbiamo dato la massima disponibilità agli enti di controllo competenti, gli abbiamo spiegato che cosa stavamo facendo e quali erano le nostre idee. E' stato un percorso non privo di difficoltà, come è normale che sia, ma tra i rappresentanti di tutti gli enti coinvolti ha sempre prevalso l'obiettivo della realizzazione del progetto. In questo senso può essere considerato un metodo rivoluzionario», ha concluso Murzi.